Lo ha affermato il Presidente dellAGCOM, Corrado Calabrò, nella sua Relazione a annuale. Secondo Calabrò, è poi ora di ire basta gli approfondimenti dominati da fatti di cronaca raccontati con locchio rivolto allaudience, obiettivo che porta a smodate intrusioni nella vita privata delle persone, e contro la mimesi del processo in televisione, cioè la prassi di trasferire i giudizi dalle aule dei tribunali al piccolo schermo. Inoltre, è indispensabile puntare alla riforma della par condicio perché le difficoltà riscontrate nellapplicazione della legge vigente difficoltà che hanno sfiorato limpraticabilità confermano la necessità della sua revisione, che è necessaria per adeguare la legge sia alla realtà cui intendeva riferirsi sa al mutamento tecnologico intervenuto (basta pensare a Internet).
Quanto allandamento del mercato nellultimo anno, sottolinea Calabrò, dal duopolio, che ancora caratterizza la distribuzione degli ascolti, si è passati al mercato a tre, con RAI, Mediaset e Sky che occupano posizioni comparabili sul fronte dei ricavi, grazie alla crescita del satellite. Infatti, si sono registrati un ulteriore consolidamento del peso della televisione a pagamento rispetto allammontare complessivo delle risorse del settore, un rafforzamento delle nuove piattaforme digitali, satellitare e terrestre, a scapito della tv analogica (con oltre la metà delle famiglie, il 54,3%, dotate di tv digitale), un aumento della pressione competitiva determinato da un processo di transfluenza che vede le televisioni tradizionalmente free fare il loro ingresso nella tv a pagamento e lacquisto di crescenti quote di mercato pubblicitario da parte degli operatori i pay tv.
Quanto alle tecnologie, espansione del settore tlc con le vecchie tecnologie, che pure ha registrato tanti successi, è ormai giunta al capolinea: senza il passaggio alla banda larga il digital divide si estenderà tra i Paesi avanzati che procedono ad alta velocità e lItalia instradata su binari a scartamento ridotto.
Affrontando poi il settore dei rapporti con gli utenti Calabrò ha sottolineato che sono insoddisfatti, tanto che sono state 60 mila le segnalazioni nellultimo anno, e lammontare delle sanzioni irrogate lanno scorso per la violazione di disposizioni a tutela dei consumatori è stato quasi di 8 milioni di euro, circa tre volte quello del precedente periodo di riferimento.
(LG-FF)