Garantire la sicurezza dei pedoni e di altri utenti della strada

La Commissione europea ha proposto la modifica della direttiva 74/156/CEE

La Commissione delle Comunità Europee con la Comunicazione COM(2003)553 definitivo del 12 settembre 2003 ha adottato la Proposta modificata di Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla protezione dei pedoni e di altri utenti della strada in caso di urto con un veicolo a motore e che modifica la direttiva 70/165/CEE. La Proposta modificata, il cui testo riportiamo nel link, è stata approvata in prima lettura dal Parlamento europeo nella sessione del 30 giugno-3 luglio 2003 con una relazione contenente 11 emendamenti. La suddetta Proposta della Commissione parte dalla considerazione che ogni anno nella Comunità europea perdono la vita per incidenti stradali 8000 tra pedoni e ciclisti, e altri 300.000 restano feriti. Le statistiche degli incidenti stradali indicano che una quota rilevante di incidenti coinvolge pedoni e ciclisti che riportano lesioni in conseguenza di un urto con un veicolo in movimento, in particolare con le strutture frontali di un’ autovettura. La proposta della Commissione, dunque, ha come obiettivo quello di migliorare la protezione dei pedoni in caso di urto con un veicolo a motore. La direttiva proposta prevede che i veicoli a motori siano sottoposti a prove. In una prima fase, che avrà inizio nel 2005, i veicoli nuovi dovranno essere sottoposti a due prove, relative alla protezione dalle lesioni alla testa e agli arti inferiori. In una seconda fase, a partire dal 2010, per i nuovi tipi di veicoli saranno obbligatorie quattro prove, più rigorose, basate sulle raccomandazioni del Comitato europeo per il miglioramento della sicurezza dei veicoli ( EEVC): due prove riguarderanno le lesioni alla testa e due le lesioni agli arti inferiori. La proposta prevede la possibilità di introdurre altre misure in futuro, comprese le misure di sicurezza attive, in alternativa ai test. Tali misure alternative potrebbero essere introdotte, in seguito ad una valutazione di fattibilità da effettuare entro il luglio 2004, se dimostrano di avere un effetto protettivo almeno equivalente a quello dei test EEVC. Gli emendamenti proposti dal Parlamento europeo sono in sintonia con la proposta della Commissione e sono in linea di massima volti a chiarire il testo presentato dalla Commissione stessa o a precisarlo.

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