Gestione dei rifiuti organici biodegradabili nell’UE – Parere del Comitato delle regioni.

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 211/54 del 4 settembre 2009 è pubblicato il “Parere del Comitato delle regioni sulla gestione dei rifiuti biodegradabili nell’Unione europea”.

Nelle “Osservazioni di crattere generale”, il Comitato delle Regioni accoglie con favore il Libro verde e il suo obiettivo generale, ovvero quello di spezzare il legame fra crescita economica e produzione di quantità sempre maggiori di rifiuti nell’Unione europea. Questo costituisce anche un’importante finalità della strategia di sviluppo sostenibile dell’UE, in base alla quale elevati standard di qualità ambientale e coesione sociale dovranno affiancarsi a un’economia sostenibile e dinamica.

– Inoltre,osserva che sia per l’Unione europea che per il mondo la produzione e la gestione dei rifiuti costituiscono un problema di carattere ambientale e sanitario, che interessa direttamente gli enti locali e regionali nella loro qualità di responsabili e organizzatori. Nota inoltre che è responsabilità di tutti i soggetti interessati alla gestione dei rifiuti garantire una rigorosa protezione dell’ambiente e della salute dei cittadini. La gestione dei rifiuti va pertanto considerata come un servizio di interesse economico ai sensi dell’articolo 86, paragrafo 2, del TCE;
– fa presente che l’obiettivo generale è quello di prevenire la produzione di rifiuti organici biodegradabili ovunque ciò sia possibile. Le istituzioni dell’UE e gli Stati membri devono impegnarsi a garantire il conseguimento di questo obiettivo di interesse generale conformemente all’articolo 16 del TCE;
– osserva che il Libro verde esamina numerosi ambiti politici, spaziando da rifiuti, clima, energia e trasporti ad agricoltura, consumo e produzione di alimenti nonché concorrenza e libera circolazione. Confida che, nel processo di messa a punto della gestione dei rifiuti organici biodegradabili, la Commissione incorporerà la protezione ambientale nei rispettivi ambiti politici ad essa attinenti, conformemente all’articolo 6 del TCE;
– ritiene essenziale appoggiare lo sviluppo di un mercato per i rifiuti organici biodegradabili che, a suo giudizio, dovrebbe essere di preferenza locale. Bisogna che i rifiuti organici biodegradabili siano riconosciuti in quanto preziosa risorsa naturale utilizzabile per produrre compost: quest’ultimo è fondamentale per conservare la produttività del terreno, ridurre l’uso di concimi chimici a elevata intensità energetica e aumentare la capacità di ritenzione idrica del suolo (riducendo così i fenomeni di dilavamento e i rischi di inondazioni improvvise). Reputa che il mercato per i rifiuti organici biodegradabili debba fondarsi sui principi sanciti dal Trattato ovverosia il principio di precauzione, il principio dell’azione preventiva e il principio “chi inquina paga”. Si tratta di premesse importanti per far sì che le future proposte della Commissione in materia di gestione dei rifiuti organici biodegradabili soddisfino le aspettative dei cittadini e la necessità di un intervento credibile in questo settore. Il mercato per i rifiuti organici biodegradabili va sviluppato e analizzato per evitare una proliferazione o una carenza di impianti a livello nazionale e comunitario. A tal fine, i piani nazionali di gestione dei rifiuti costituiscono uno strumento importante.

(LG-FF)

Fonte: Eur-Lex

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