Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Il 25 novembre sono centinaia le iniziative organizzate in tutta Italia per dire ‘no’ alla violenza di genere e celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel 1999, dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Tormentate, molestate, oppresse, ossessionate. Sono donne nel 73% dei casi le vittime dei reati cosiddetti di stalking o di criminal harassment. Le denunce presentate dal 1° agosto 2012 al 31 luglio 2013 sono 38.142. Le violenze e i maltrattamenti in famiglia, secondo i dati forniti dalla Direzione centrale della polizia criminale, sono in crescita costante: nel 2012 sono stati registrati ben 9.899 casi, nell’81% dei quali sono sempre le donne ad essere vittime. Spesso la violenza esplode nell’ambito delle relazioni affettive e tra le pareti domestiche, proprio dove dovrebbe essere maggiormente garantita la loro incolumità. Per questo si ritiene indispensabile un’attività di prevenzione per sensibilizzare la società civile su un fenomeno che sembra essere una vera piaga sociale.

Il 25 novembre centinaia di iniziative sono state organizzate in tutta Italia per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita, nel 1999, dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

L’Unione europea e il Consiglio d’Europa hanno lavorato per favorire il superamento di questa emergenza sociale e, nel 2011, è nata la Convenzione di Istanbul per la prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica. Si tratta di uno strumento che vincola giuridicamente gli stati in materia. L’Italia ha ratificato la Convenzione nel giugno 2013, ma la normativa non è ancora in vigore perché non è stato raggiunto il numero minimo di ratifiche.

Lo Stato italiano ha introdotto nel 2009 della legge antistalking e varato, nell’ottobre scorso, un’altra normativa (legge 15 ottobre 2013, n. 119) che rende penalmente più incisivi i reati di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e atti persecutori. Contiene, inoltre, strumenti di protezione e di tutela per interrompere catene persecutorie che possono arrivare fino alla follia omicida. Con il provvedimento, ha commentato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, sono tre gli obiettivi centrati: “Prevenire i reati, punire i colpevoli, proteggere le vittime”.
“La violenza – ha dichiarato Isabella Rauti, consigliere del ministro per le politiche di contrasto della violenza di genere e del femminicidio – è una responsabilità sociale da condividere per una cultura oltre le norme e per la quale è necessario il contributo di tutti, anche della figura maschile”.

Su invito della presidente della Camera Laura Boldrini, parlamentari, ministre, attrici e cantanti prenderanno parte a Montecitorio alla lettura dei monologhi di Serena Dandini “Ferite a morte”, una raccolta di storie di donne uccise da mariti, compagni o fidanzati. La conduttrice si collegherà da New York dove presenta il suo spettacolo presso la sede delle Nazioni Unite, su invito della Missione Italiana, come evento ufficiale di UN Women.

Un focus sul tema è stato pubblicato nel sito www.poliziadistato.it con: un’intervista a Chiara Giacomantonio, della divisione analisi del Servizio Centrale Operativo, con le novità normative e la formazione dei poliziotti; una sintesi del convegno Great network del 15 ottobre, dove si è parlato di violenza contro le donne con il direttore della Scuola Superiore di Polizia Roberto Sgalla e con Maria Carla Bocchino, dirigente Sco della Polizia di Stato.

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