Governace economica dell’UE: presentato un pacchetto completo di misure legislative.

Come riferito dalla nota informativa IP/10/1199 del 29 settembre 2010, la Commissione europea ha adottato un pacchetto legislativo che prevede il più ampio rafforzamento della governance economica dell’UE e dell’area dell’euro dal lancio dell’Unione economica e monetaria.

Alla luce delle carenze della vigente normativa l’obiettivo è conseguire una sorveglianza più ampia e migliore delle politiche di bilancio, delle politiche macroeconomiche e delle riforme strutturali. Sono previsti nuovi meccanismi di controllo dell’osservanza delle norme per gli Stati membri inadempienti. Il “semestre europeo”, varato di recente, integrerà tutte le procedure di sorveglianza, sia quelle riviste che quelle di nuova adozione, i un quadro di politica economica completo ed efficace.

Le proposte presentate il 29 settembre scorso sono la traduzione concreta in proposte legislative delle recenti comunicazioni della Commissione sulla governance economica del 12 maggio e del 30 giugno.
Grazie ad un intenso lavoro preparatorio e a seguito di consultazioni con un’ampia gamma di parti in causa, tra cui la task force sulla governance economica presieduta dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, le proposte evidenziano la forte volontà della Commissione di procedere con impegno sulla strada delle necessarie riforme.

Tutte le riforme sono compatibili con il vigente trattato di Lisbona e dovrebbero assicurare all’Unione europea e all’area dell’euro un coordinamento più efficace in materia di politica economica. In tal modo l’UE e l’area dell’euro dovrebbero disporre delle capacità e della forza necessarie per condurre politiche economiche sane, contribuendo in tal modo ad una crescita e ad un’occupazione più durature in linea con la strategia Europa 2020.

Il pacchetto legislativo si compone di sei provvedimenti (vedi link): quattro proposte riguardano questioni di bilancio, tra cui una profonda riforma del patto di stabilità e crescita, mentre due nuovi regolamenti mirano ad i individuare e ad affrontare efficacemente gli squilibri economici emergenti nell’ambito dell’UE e dell’area dell’euro.
Per gli Stati membri dell’area dell’euro le modifiche rafforzeranno i meccanismi di controllo dell’osservanza delle norme e limiteranno i margini discrezionali nell’applicazione delle sanzioni. In altri termini, il patto di stabilità e crescita si baserà maggiormente sulle norme e le sanzioni saranno la conseguenza naturale che i paesi che hanno violato gli impegni assunti dovranno attendersi.

Sull’argomento riportiamo, nel link, anche un’articolo di Matteo Fornara, direttore della Rappresentanza a Milano della Commissione europea, dal titolo “Stabilità e crescita: la Commissione fa le sue proposte sulla governance economica”.

(LG-FF)

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