Le lingue avvantaggiano le PMI, e non solo.

Si stima che l’11% delle PMI perda dei contatti a causa della mancanza di competenze linguistiche.
Il costo di queste opportunità mancate può essere di milioni di euro e minacciare posti di lavoro. La “Giornata europea delle Lingue” di quest’anno, che si è tenuta il 26 settembre scorso, si è occupata del rapporto tra lingue e imprese.

Il 24 settembre, Androulla Vassiliou, commissario europeo per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, è intervenuta a Bruxelles alla Conferenza su “Le lingue e le PMI” e ha incontrato i rappresentanti di imprese europee le cui competenze linguistiche si sono tradotte in profitti. Con le sue 23 lingue ufficiali e oltre 4° lingue regionali e minoritarie, l’Unione europea è una comunità multilingue di paesi e persone unica nel suo genere. La prima giornata europea delle lingue si è tenuta nel 2001 per celebrare questa diversità e per evidenziare l’importanza delle lingue nella vita privata e professionale.

“Gli europei sono sempre più consapevoli della differenza che possono rappresentare nella vita le competenze nelle lingue straniere. Oltre ad essere un elemento pratico per il proprio sviluppo personale, le lingue rappresentano una opportunità in più per l’attività economica delle imprese, poiché conferiscono loro competitività e aprono mercati d’esportazione. Migliorare il livello globale delle competenze linguistiche in Europa favorirà inoltre “Europa 2020” – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva “mentre il multilinguismo è parte essenziale delle iniziative “Youth on the Move” e “Un’agenzia petr nuove competenze e nuovi posti di lavoro”, ha dichiarato il commissario Vassiliou.

(LG-FF)

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