Durante il G8 del 2009 in Italia, le sette grandi potenze e la Russia presero l’impegno di ridurre dell’80 per cento entro il 2050 le proprie emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990.
Lo stesso Matteo Renzi ha definito più volte il cambiamento climatico una delle sfide più importanti del nostro tempo. Troppo spesso però, almeno fino ad ora, alle parole non sono seguite politiche coerenti.
Greenpeace sottolinea che abbiamo bisogno di un impegno concreto a favore di rinnovabili ed efficienza energetica: qualsiasi altra strada sarebbe falsa e rischiosa, perché incapace di fermare il riscaldamento globale.
Le nazioni europee presenti a Elmau devono farsi capofila e dimostrare coerenza anche a livello di politiche nazionali, in modo da spingere Stati Uniti, Giappone e Canada ad assumersi maggiore responsabilità nei confronti del Pianeta, smettendo di opporsi a un accordo globale sul clima. Solo se questo accadrà si potrà dire che al G7 di Elmau si è fatto davvero un passo avanti.