“Non giocarti la vita”, conferenza di chiusura del progetto

L’11 giugno 2015 si tiene a Roma la conferenza di chiusura del progetto “Non giocarti la vita. Come prevenire la ludopatia” che aderisce alla Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco”.

Negli ultimi dieci anni si è riscontrato un forte incremento nella diffusione dei giochi legali (bingo, superenalotto, estrazioni plurisettimanali del lotto, slot machine nei locali pubblici, apertura di sale scommesse sportive, ecc.) che ha portato ad un costante aumento delle persone che giocano.

Questo cambiamento ha comportato l’abbassamento della soglia di accesso al gioco d’azzardo: la gente infatti non ha più necessità di recarsi al Casinò o in qualche sparuta ricevitoria cittadina, ma, assai più frequentemente di un tempo, è il gioco di azzardo che “va incontro” alle persone nei luoghi che abitualmente frequentano.

In aggiunta, si può affermare che in Italia vi sia ancora una scarsa cultura relativa al gioco d’azzardo, sia sociale che patologico, e molta è ancora la confusione a riguardo: ad esempio, si sta diffondendo l’idea che il gioco legale sia per ciò stesso sicuro, quando invece la patologia nel gioco può essere scatenata in contesti di assoluta legalità.

Si può così affermare che quella attuale è la prima generazione di adolescenti che si confronta – senza strumenti – con così tanti giochi legali disponibili e facilmente accessibili e che ciò sta perlopiù accadendo senza che venga fatta una sistematica prevenzione primaria specifica seguendo linee guida accreditate da studi scientifici internazionali.

Per tali ragioni è stato proposto il progetto “Non giocarti la vita. Come prevenire la ludopatia” finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e rivolto ai ragazzi.

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