Guerisoli, CIV INAIL: Vittime del lavoro, ancora disatteso il collocamento obbligatorio dei familiari

Il presidente del CIV INAIL Giovanni Guerisoli ha sollecitato il ministero della Funzione Pubblica a emanare una circolare per rendere applicativo quanto previsto dalla Finanziaria 2008 a favore degli orfani o del coniuge di chi ha perso la vita a seguito di un infortunio.

Dal sito dell’INAIL (28 agosto 2008).

ROMA – Applicare le norme sul collocamento obbligatorio ai superstiti delle vittime sul lavoro.

Il presidente del CIV INAIL, Giovanni Guerisoli, sollecita il ministero della Funzione Pubblica a indirizzare a tutte le pubbliche amministrazione una circolare applicativa che renda attuativo il comma 123 dell’articolo 3 della Finanziaria 2008, là dove si prevede l’estensione delle disposizioni relative al diritto al collocamento obbligatorio previste in favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata (legge n. 407/1988 art. 1 comma 2), anche “agli orfani o, in alternativa, al coniuge superstite di coloro che siano morti per fatto di lavoro, ovvero siano deceduti a causa dell’aggravarsi delle mutilazioni o infermità che hanno dato luogo a trattamento di rendita da infortunio sul lavoro”.

“E’ assolutamente prioritario che ci si occupi di sicurezza e di ogni altra tematica ad essa collegata soprattutto a riflettori spenti su quegli eventi drammatici che apparentemente sembrano aver concesso una tregua estiva”, afferma Guerisoli. “In questa direzione le forze politiche e le Parti sociali insieme devono continuare a dare segnali di forte attenzione a tali problematiche offrendo ciascuno il proprio personale contributo al fine di rendere efficace e tempestiva l’attuazione della norma citata”. In tal senso il Civ si è attivato attraverso i Comitati consultivi provinciali e i coordinamenti regionali, conclude Guerisoli, “per monitorare a livello territoriale le posizioni degli aventi diritto e stabilire un coordinamento a livello centrale con le strutture INAIL e le istituzioni pubbliche preposte, garantendo ai familiari delle vittime sul lavoro vicinanza e attenzione”.

Fonte: INAIL

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