Essa ha lo scopo di esemplificare, con alcuni casi concreti, il ruolo della normazione tecnica in un particolare aspetto della vita quotidiana, evidenziando come UNI possa aiutare le imprese a realizzare prodotti più sicuri e di qualità e i consumatori
Gli occhiali da sole sono classificati come dispositivi di protezione individuale (DPI) dalla direttiva europea 89/686/CEE recepita nel nostro Paese dal Dlgs 475/1992 per la funzione che hanno di proteggere la persona da rischi di danni fisici come lazione lesiva dei raggi solari.
Per poter essere immessi sul mercato essi devono essere fabbricati “a regola darte” e rispondere ai requisiti di sicurezza previsti dalla legislazione vigente.
Sono da preferire i prodotti conformi alla norma tecnica armonizzata UNI EN 1836 in quanto essa rappresenta lo strumento migliore per rispondere ai requisiti di sicurezza obbligatori stabiliti dalla legge.
Il fabbricante che intende immettere sul mercato gli occhiali da sole deve in ogni caso apporre sul prodotto la marcatura CE: con questa operazione il fabbricante attesta che il prodotto risponde a tutti i requisiti essenziali di sicurezza previsti per legge.
Aggiungendo lindicazione che il prodotto è conforme alla norma UNI EN 1836 il fabbricante dà al consumatore unulteriore garanzia: cioè che la sicurezza è stata ottenuta usando una norma tecnica riconosciuta.
Il fabbricante ha inoltre lobbligo di preparare e fornire con il prodotto una nota informativa contenente…
E per quanto riguarda la pelle?
Tutti conosciamo gli innumerevoli effetti benefici che il sole ha sul nostro corpo, sulle ossa, sulla nostra mente. Bisogna però ricordare ancora una volta che unesposizione prolungata della pelle ai raggi solari può provocare effetti dannosi sia nel breve sia nel lungo periodo (quindi attenzione, perché gli effetti dannosi di un accumulo di radiazioni solari a cui si è stati sottoposti da bambini possono manifestarsi anche dopo molti anni).
Si può andare dal semplice arrossamento, alleritema, sino ad arrivare
a malattie della pelle molto più gravi.
Queste malattie, negli ultimi anni, sono andate aumentando anche a causa di fattori ambientali quali -ad esempio- il buco nellozono, che riduce la capacità
di filtrare in atmosfera i raggi ultravioletti che di conseguenza arrivano più potenti fino a noi, la latitudine, laltitudine e la capacità di riflettere della superficie terrestre.
Molti dei danni provocati alla pelle dai raggi solari possono comunque essere sensibilmente ridotti indossando capi di abbigliamento progettati e fabbricati con tessuti specifici….
Consulta la guida UNI al link riportato a fianco.
(Red)