I consumatori italiani disinformati sul risparmio di carburante e sulle emissioni di CO2

Questa la Sentenza della Corte di giustizia dell’ 11 settembre 2003, nella Causa C 22/02

La Repubblica italiana, non avendo adottato le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 dicembre 1999, 1999/94/CE, relativa alla disponibilità di informazioni sul risparmio di carburante e sulle emissioni di CO2 da fornire ai consumatori per quanto riguarda la commercializzazione di autovetture nuove, è venuta meno agli obblighi che le incombono in virtù di tale direttiva. Con questa Sentenza, emanata dalla Corte di Giustizia europea ( seconda sezione) l’ 11 settembre 2003 nella Causa C-22/02, l’ Italia è stata condannata alle spese. Secondo la direttiva, la cui attuazione era prevista entro il 18 gennaio 2001, le autorità italiane avrebbero dovuto fornire ai potenziali acquirenti informazioni utili sul consumo di carburante e le emissioni di CO2 dei veicoli in commercio per poter orientare la loro scelta verso modelli che consentissero di risparmiare più carburante ed essere meno inquinanti.

Fonte: Eur-Lex

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