Il “Piano straordinario per l’edilizia” rinviato al prossimo CDM.

Il Consiglio dei Ministri ha rinviato alla prossima riunione la discussione sul c.d. “Piano straordinario per l’edilizia “ o “Piano casa” sul quale sembra siano sorte dei disaccordi all’interno della maggioranza. Nel frattempo l’opposizione continua a contestare duramente il piano.

Quello che per il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è uno strumento “che servirà per rimettere in moto l’economia”, viene definito dal capogruppo PD del Senato Anna Finocchiaro, “un’idea malsana, che nasconde un’idea dello sviluppo edilizio vecchia e sbagliata”. Mentre la portavoce dei Verdi Grazia Francescano ne parla come di “un deregulation selvaggia, in deroga ai piani regolatori, che rischia di trasformare il Belpaese nel regno degli eco-mostriciattoli”.

Contro il piano promosso da Berlusconi anche le associazioni ambientaliste, che hanno accolto con favore il rinvio del Consiglio dei Ministri. “La fondatezza dell’allarme lanciato da Italia Nostra – scrive in un comunicato l’associazione – dimostrata dalla resistenza che i colleghi di Governo hanno opposto all’intenzione del Presidente del Consiglio di procedere con u n decreto-legge. Disegno di legge invece che il Consiglio dei Ministri inizia soltanto a discutere, perché evidentemente non ne sono convinti i ministri di Lega e AN, come ha riferito la stampa”.

“Il piano casa presentato in Consiglio dei Ministri è un vero e proprio condono permanente – afferma il Presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza – un piano scandaloso che supera ogni più cupa previsto ne”. Fa notare Legambiente come “con questo piano in pratica si può sanare tutto e sempre. Sarebbe stato il sogno dei proprietari di Punta Perotti e dell’Hotel Fuenti a Vietri sul Mare”.

Anche il leader dell’Italia dei Valori, Antonio di Pietro boccia il piano: “E’un’altra delle trovate pubblicitarie ed elettorali che ha voluto fare Berlusconi, peraltro utilizzando in parte i soldi non suoi, i 550 milioni che noi avevamo già stanziato per l’edilizia pubblica e, invece, lui li voleva utilizzare per l’edilizia privata”.

(LG-FF)

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