Il 18 ottobre 2010 celebrato il bicentenario della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Alla presenza del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il 18 ottobre scorso è stato celebrato il bicentenario della fondazione della Scuola normale superiore di Pisa, voluta per decreto napoleonico,il 18 ottobre 1810, come succursale dell’Ecole Normale Supèrieure di Parigi per i Paesi in cui era autorizzato l’uso della lingua italiana, anche se solo nel 1813 cominciò veramente la sua attività, volta soprattutto alla formazione degli insegnanti di scuola media superiore.

Intervenendo alla cerimonia di celebrazione del bicentenario della Scuola normale Superiore di Pisa il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, non poteva fare meno di misurarsi con le questioni sollevate nel corso della cerimonia commemorativa, affermando di essere “ben consapevole di come le tensioni sociali e politiche proprie della fase complessa e critica che l’economia e la vita pubblica stanno attraversando, in Italia e in Europa, abbiano investito il sistema universitario e le sue problematiche”.

Nell’intervento conclusivo, rivolgendosi alla rappresentante dei neo diplomati della Scuola Normale Superiore, dottoressa Scermino e a tutti gli allievi, il Capo dello Stato ha aggiunto: “E’vero, nessuno può fingere di ignorare le difficili condizioni in cui versa il sistema, e aggiungo che anche io condivido la forte preoccupazione di studenti e docenti. E conto sul vostro “sentimento di responsabilità” al di là di ogni momento comprensibile di frustrazione. Per quel che mi riguarda, senza interferire nelle discussioni e nelle decisioni che hanno luogo in sedi di governo e parlamentari, sento di dover affermare – e non cesserò di farlo – il rilievo prioritario che va attribuito, non solo a parole ma nei fatti, alla ricerca e all’alta formazione, e dunque all’università. Lo faccio perché convinto di rappresentare quei principi costituzionali e valori condivisi su cui poggia l’unità nazionale: tale essendo il mandato, tale essendo il messaggio che sono tenuto a far vivere”.

La Scuola normale superiore di Pisa ha rappresentato e rappresenta uno dei centri più illustri di formazione culturali esistenti in Italia.
Come si è detto La Scuole “Normale” fondata il 18 ottobre 1010 con decreto napoleonico, nel 1846 fu rifondata per volontà del granduca Leopoldo II di Lorena, con la funzione di “semenzaio dei professori e dei maestri delle scuole secondarie del granducato”. Nella denominazione originaria di “Scuola normale”, l’aggettivo si riferiva a quella che era la sua funzione didattica primaria, di trasmettere “norme”: l’appellativo di “superiore” era quindi legato alla preparazione per l’insegnamento secondario.
Nel 1862, la Scuola assunse carattere nazionale e prese il nome di “Scuola Superiore del Regno d’Italia”.

Alla funzione della scuola di preparare all’insegnamento secondario, si è progressivamente affiancata quella di formare i futuri ricercatori e docenti universitari. Nel 1959 è stata istituita una sezione femminile nell’allora ricostruito Collegio Timpano per consentire anche alle donne di vivere presso la scuola.
Illustri personaggi hanno frequentato la “Normale” di Pisa. Ricordiamo storici come Gioacchino Volpe e Delio Cantimori, filologi e italianisti come Luigi Russo e Napoleone Caix, matematici quali Vito Volterra, Mauro Picone, Aldo Andreotti.
Tra gli ex-allievi si annoverano tre premi Nobel: i fisici Enrico Fermi e Carlo Rubbia e il poeta Giosuè Carducci.

Ex allievi sono stati e sono presenti anche in altri settori della vita nazionale come parlamentari e politici: Giovanni Gentile, Giovanni Gronchi, Carlo Azeglio Ciampi, Marino Raicich, Alessandro Natta, Aldo Capitini, Massimo D’Alema, Fabio Mussi, scrittori e dirigenti editoriali come Giulio Bollati, Pietro Citati, Ettore Cozzani, Antonio Tabucchi, Adriano Sofri, Tiziano Terzani.

Dal 1999 la Scuola è diretta da Salvatore Settis, anch’egli normalista, il cui mandato terminerà il 31 ottobre 2010. Da novembre 2010 il direttore sarà Fabio Beltram.

(LG-FF)

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