Il bilancio finale della Goletta dei Laghi 2014

Legambiente pubblica il bilancio finale della campagna. Undici le tappe, dieci le regioni attraversate, oltre cento i punti campionati, decine le iniziative promosse.

Lungo l’itinerario la Goletta ha acceso i riflettori su molti dei problemi che minacciano i bacini lacustri e le acque interne: dalla cementificazione delle coste, di cui sono un triste esempio molti laghi settentrionali come l’Iseo e il Garda, ai paventati progetti impattanti frutto di una visione insostenibile del turismo, come la possibile realizzazione del comprensorio sciistico più grande del Sud Italia sui laghi Arvo e Cecita in Calabria. E ancora l’impatto delle attività agricole, come sul lago di Como, e quello delle attività industriali per i quali è necessario un monitoraggio costante, come deve accadere per il lago Pertusillo in Basilicata. Ad aggravare la situazione, il diffuso disinteresse degli enti preposti. Nel caso della Sicilia la mancata applicazione in oltre tredici anni delle norme a tutela delle acque interne è valsa alla Regione la consegna della Bandiera Nera.

Ma sono stati molti anche gli elementi raccolti dalla campagna ambientalista per dimostrare come i laghi possano diventare modelli di gestione virtuosa dei territori, capaci di attirare turismo sostenibile grazie alle bellezze naturali. Una ricchezza testimoniata dalle numerosissime Zone a Protezione Speciale e Siti di Interesse Comunitario in cui sono inseriti. Veri e propri presidi ecologici, come per esempio i Pantani di Lentini e Gelsari in Sicilia, il lago di Vico nel Lazio, il lago di Porta in Toscana, i bacini della Sila in Calabria.

Goletta dei Laghi ha stimolato l’utilizzo dello strumento dei Contratti di Lago, previsto dalla Direttiva Quadro Europea sulle Acque 2000/60/CE, sulla scia dei percorsi avviati sul Trasimeno in Umbria e sui laghi di Avigliana in Piemonte.
Questi ultimi sono un esempio della buona gestione auspicata dagli ambientalisti. Lo dimostrano le 5 Vele della Guida Blu di Touring Club e Legambiente con cui Avigliana è stata premiata nella classifica nazionale dedicata ai laghi dell’edizione 2014 della storica iniziativa.
Le ambite 5 Vele sono state dunque assegnate anche alle località di Bellagio sul lago di Como, Appiano sulla Strada del Vino, Fiè allo Sciliar e Molveno sui laghi trentini, a Tuoro sul Trasimeno in Umbria e a Massa Marittima sul lago dell’Accesa in Toscana.

Se non mancano le buone notizie, non mancano neppure quelle brutte. E’ complessivamente negativo l’esito del monitoraggio scientifico svolto dai tecnici del laboratorio mobile in 12 laghi: Iseo, Lario, Varese, Ceresio Maggiore e Garda in Lombardia, la sponda del Maggiore in Piemonte e quella del Garda in Veneto, Bolsena, Bracciano, Albano e Vico nel Lazio e Trasimeno e Piediluco in Umbria.
Su 101 punti campionati complessivamente ben 62 hanno mostrato una concentrazione di batteri fecali superiori alla norma, 39 in misura tale da risultare fortemente inquinati.
Tra i più critici i bacini della Lombardia, con 38 punti su 58 oltre i limiti di legge. Per far fronte alla situazione urgono investimenti in infrastrutture fognarie e depurative, per questo Legambiente ha presentato il dossier #salvaacque che raccoglie alcune delle opere più urgenti per migliorare la qualità dei corpi idrici nella regione lombarda.

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