Il burnout negli operatori sanitari volontari.

Dal Giornale italiano di Medicina del Lavoro, riportiamo questo articolo di P.Argentero, N.S.Bonfiglio e R. Pasero del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Pavia avente per argomento “Il burnout negli operatori sanitari volontari”.

La sindrome da burnout (più semplicemente burnout) è l’esito patologico di un processo stressogeno che colpisce le persone che esercitano una professione d’aiuto (helping profession) come, in particolare, insegnanti, medici, poliziotti, vigili del fuoco, infermieri, psicologi, psichiatri, assistenti sociali, ecc.

In questo studio, il burnout si riferisce agli operatori sanitari volontari. Infatti, diverse ricerche condotte su personale infermieristico e medico hanno messo in luce come gli operatori sanitari possano essere soggetti a burnout, mentre ancora minimo – si legge nello studio dell’Università di Pavia – è l’interesse per lo studio del burnout in soggetti che operano in ambito ospedaliero su base volontaria.

Scopo di questo lavoro è di verificare se si possa riscontrare il burnout presso il personale ausiliario volontario e quali possano essere le condizioni organizzative che lo favoriscono.

Sono stati presi in considerazione 80 operatori volontari del soccorso della Croce Rossa di Mortasa (PV), suddivisi in due categorie: coloro che compiono interventi di urgenza e coloro che effettuano servizi routinari. Per la valutazione del burnout, è stato utilizzato l’adattamento italiano del Maslach Burnout Inventory, affiancato da una metodologia di tipo qualitativo.

L’analisi della varianza multivariata a 5 vie, sesso X turno X squadra X anzianità X ruolo, avente come variabili dipendenti le tre scale del MBI, ha evidenziato come i valori più alti di depersonalizzazione e realizzazione si riscontrino presso la squadra delle urgenze, e come i soggetti con minore anzianità siano quelli meno soddisfatti e realizzati. La categoria dei caposquadra è quella con valori di esaurimento emotivo più alto e, infine, si sono riscontrata differenze di sesso e turno limitatamente ai soggetti della squadra dei compiti di routine. Nonostante queste differenze, i dati raccolti indicano come i soggetti soffrano in misura minima di problemi legati al burnout, mentre sono emerse alcune difficoltà relazionali e organizzative col personale medico che sono all’origine di un certo grado di insoddisfazione professionale.

(LG-FF)

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