Il drammatico aumento degli infortuni sul lavoro, la lettera di Norberto Canciani alla Regione Lombardia

Pubblichiamo la lettera che il nostro Segretario Nazionale Norberto Canciani ha indirizzato all’avv. Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia, in merito al drammatico aumento degli infortuni sul lavoro. Pubblichiamo anche un intervento del Presidente CIIP, Susanna Cantoni, sempre sullo stesso tema.

All’Assessore al Welfare Regione Lombardia avv. Giulio Gallera

Oggetto: attività di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro

Il drammatico aumento degli infortuni sul lavoro e in particolare di quelli con esito mortale che si è verificato negli ultimi mesi a livello nazionale e in Lombardia, ha determinato la necessità di una analisi più attenta su questi temi al fine di individuare le misure più efficaci per prevenire tali fenomeni.
Preso atto che le statistiche sulle dinamiche degli infortuni sono concordi nell’individuare la componente comportamentale tra le cause di circa l’80% degli infortuni, diventa indilazionabile una riflessione sulle modalità di intervento in questo ambito.

Associazione Ambiente e Lavoro ha più volte posto l’attenzione sul tema della formazione quale strumento di prevenzione fondamentale per una maggiore consapevolezza e per un diverso approccio al lavoro.
La legislazione vigente individua percorsi formativi obbligatori per coloro che si occupano professionalmente di sicurezza, oltre che per tutte le componenti aziendali e i lavoratori.
La scarsa attenzione del mondo del lavoro per questa tematica ha frequentemente trasformato l’obbligo formativo in un mero adempimento burocratico da assolvere al minor costo possibile e col minimo impatto sulle attività lavorative.

In questi ultimi anni si è assistito a un proliferare di soggetti formatori spesso incompetenti e inadeguati, che hanno agito sul mercato fornendo attestati formativi di dubbia qualità e, come confermano alcune indagini della Magistratura, in alcuni casi addirittura falsi.
Le attività ispettive degli organi di vigilanza svolte in occasione di gravi infortuni hanno frequentemente accertato la presenza di attestati di formazione puramente formali, con assenza di un riscontro di efficacia sulle conoscenze e sulle competenze acquisite dai lavoratori coinvolti.

Una risposta pervenuta alla ns. Associazione in questi giorni da parte di una ASST lombarda evidenzia il problema e la scarsa attenzione posta su questi temi anche in aziende sanitarie pubbliche. Per la formazione dei propri Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) la ASST ha indicato quale unico criterio per l’assegnazione dell’incarico il “minor costo”. Nessuna indicazione sulla qualità e l’adeguatezza della formazione stessa.
Proprio al fine di assicurare una formazione efficace per lo sviluppo della cultura della sicurezza e per fornire le conoscenze richieste dalla normativa per tutti i lavoratori, la Regione Lombardia si è fatta promotrice di un progetto per la formazione in ambito scolastico con il coinvolgimento dell’Ufficio Scolastico Regionale, di INAIL e delle ATS lombarde.
Tuttavia questo progetto non ha prodotto risultati significativi in quanto spesso le scuole hanno considerato questi temi semplicemente come un aggravio di oneri burocratici.
Anche nella gestione dei percorsi formativi obbligatori in materia di sicurezza sul lavoro per gli studenti delle scuole secondarie superiori da inviare presso le aziende in “alternanza scuola-lavoro” non è stata posta particolare attenzione a questo tema.
La formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro deve rappresentare un argomento fondamentale nella formazione scolastica dei futuri lavoratori, dirigenti e datori di lavoro; per questo motivo nelle scuole superiori tale materia dovrebbero rientrare nella formazione curriculare.
Associazione Ambiente e Lavoro, che da oltre 30 anni si occupa di divulgazione e formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ritiene che Regione Lombardia debba porre maggiore attenzione alla formazione in ambito scolastico, fornendo indirizzi precisi alle scuole (in particolare alle scuole secondarie superiori) al fine di garantire strumenti di consapevolezza ai futuri lavoratori, dirigenti e datori di lavoro, favorendo in tal modo lo sviluppo di una concreta e valida cultura della sicurezza.

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