Il futuro demografico dell’Europa -Parere del Comitato delle Regioni

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE C 197/1 del 24-8-2007 è pubblicato il Parere del Comitato delle regioni – Il futuro demografico dell’Europa.

Il Comitato delle regioni, nelle Osservazioni generali sulla comunicazione della Commissione, esprime vivo apprezzamento per l’iniziativa volta a far proseguire il dibattito sul Libro verde “Una nuova solidarietà tra le generazioni di fronte ai cambiamenti demografici” e a sottolineare il passaggio dalla prospettiva della sfida a quella dell’opportunità. L’approccio della Commissione, basato su uno scambio di esperienze e sull’organizzazione di un dibattito europeo sulla gestione dei cambiamenti demografici, culminante ogni due anni in un “Forum demografico europeo” contribuisce in modo significativo ad appoggiare gli Stati membri e gli enti locali e regionali. La creazione e il sostegno di reti di regioni a livello europeo e l’utilizzo e la diffusione delle migliori pratiche contribuiranno notevolmente a rendere costruttivo il dibattito sull’argomento e a porlo in una prospettiva futura.
Nel Parere, si legge fra l’altro, che il Comitato delle regioni appoggia le strategie generali della Commissione, volte a creare un’Europa:
-che favorisca il rinnovamento demografico, aiutando le famiglie a realizzare il loro desiderio ad avere figli e a conciliare vita lavorativa e vita privata,
-che rivaluti il lavoro e, anziché incentivare i lavoratori ad abbandonare anticipatamente il mondo del lavoro, favorisca l’occupazione e una vita attiva più lunga e di qualità elevata grazie a strategie comprendenti l’apprendimento permanente, il divieto della discriminazione in base all’età e il sostegno a forme di organizzazione del lavoro adatte all’età del lavoratore,
-che getti le basi per un aumento della produttività e dell’efficienza degli europei, al fine di garantire la competitività dell’Europa anche nei periodi di cambiamento demografico. Il mutamento della struttura demografica della società non comporta soltanto il rischio di una contrazione dell’economia, ma offre anche l’opportunità di sviluppare nuovi prodotti e servizi, in grado di aprire nuovi mercati,
-che sia pronta d accogliere e integrare gli immigrati legali, contribuendo, da un lato, a coprire il fabbisogno di manodopera supplementare e, dall’altro, a garantire il funzionamento dei sistemi di sicurezza sociale,
-che sia in grado, grazie a finanze pubbliche sane, di soddisfare le esigenze sempre nuove poste ai sistemi di sicurezza sociale ed eviti di far gravare oneri sempre maggiori sulle sole generazioni future.

Fonte: Eur-Lex

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