Questa riforma, resasi necessaria per effetto della rapida evoluzione delle tecnologie informatiche, risponde in maniera puntuale alla necessità di mettere a disposizione delle amministrazioni e dei pubblici dipendenti strumenti in grado di incrementare lefficienza e lefficacia dellinterpo sistema pubblico. Lobiettivo secondo il Ministero per la pubblica amministrazione e linnovazione è quello di evitare che strutture obsolete e procedure interminabili continuino a gravare il sistema Italia di costi e di adempimenti tali d scoraggiare lafflusso di capitali internazionali a vantaggio di altri Paesi, anche emergenti, che hanno più decisamente imboccato la strada della modernizzazione e della semplificazione amministrativa.
Le principali novità riguardano:
– riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni attraverso listituzione di un ufficio unico responsabile delle attività ICT, la razionalizzazione organizzativa e informatica dei procedimenti, lintroduzione del protocollo informatico e del fascicolo elettronico;
– semplificazione dei rapporti con i cittadini e con le imprese attraverso lintroduzione di forme di pagamenti informatici, lo scambio di dati tra imprese e PA, la diffusione e luso della PEC, laccesso ai servizi in rete, lutilizzo della firma digitale, la dematerializzazione dei documenti e larricchimento dei contenuti dei siti istituzionali in termini di trasparenza;
– sicurezza e lo scambio dei dati attraverso la predisposizione, in caso di eventi disastrosi, di piani di emergenza per garantire la continuità operativa nella fornitura dik servizi e lo scambio di dati tra PA e cittadini.
Il nuovo Codice dellamministrazione digitale rende possibile la modernizzazione della PA con la diffusione di soluzione tecnologiche e organizzative che consentono un forte recupero di produttività:
– riduzione dei tempi fino all80% per le pratiche amministrative;
– riduzione dei costi della giustizia: nei sei mesi di sperimentazione delle notificazioni telematiche relative al processo civile presso il Tribunale di Milano sono state effettuate 100.000 notifiche telematiche per un risparmio di circa 1 milione di euro;
– riduzione di circa un milione di pagine lanno per leffetto dellavvio della dematerializzazione, con lobiettivo al 2012 di ridurre di 3 milioni le pagine;
– risparmio del 90% dei costi di carta e del relativo impatto ecologico (uso e smaltimento) per circa 6 milioni di euro lanno (solo acquisto senza smaltimento);
– utilizzo diffuso della Post Elettronica Certificata (PEC), che produrrà un risparmio a regime di 200 milioni di euro per la riduzione delle raccomandate della Pubblica Amministrazione ai cittadini, senza contare la riduzione dei tempi e degli spazi di archiviazione.
(LG-FF)