Il nuovo Piano Sanitario Nazionale per gli anni 2011-2013.

Il Piano Sanitario Nazionale (PSN) 2011-2013 approvato, su proposta del Ministro della Salute, dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 21 gennaio 2011, è basato sui principi di responsabilità pubblica per la tutela del diritto alla salute della comunità e della persona, di universalità, di eguaglianza e di equità d’accesso alle prestazioni, di libertà di scelta; di informazione e di partecipazione dei cittadini; di gratuità delle cure nei limiti stabiliti dalla legge.

Secondo il Ministro della Salute, è necessario realizzare un sistema di accesso alle prestazioni nell’ambito di specifici percorsi diagnostici terapeutici per le patologie più diffuse e s sviluppare una serie di interveti, tra i quali, in sintesi, sono da considerare prioritari.

1- l’uso delle classi di priorità per le prestazioni ambulatoriali e di ricovero: le prestazioni devono essere garantite sulla base del quadro clinico presentato dal paziente;
2- l’individuazione di percorsi diagnostico terapeutici (PDT) nell’aria cardiovascolare e oncologica e la fissazione dei relativi tempi massimi di attesa per garantire la tempestività della diagnosi e del trattamento;
3- la messa a sistema di soluzioni operative per la gestione dei flussi informativi disponibili per monitorare i tempi di attesa delle prestazioni ambulatoriali e quelli di ricovero programmato, erogate singolarmente o nell’ambito di specifici percorsi, garantite dal SSN sia in ambito istituzionale che in libera professione, per garantire l’affidabilità e la trasparenza dei dati sui tempi d’attesa;
4- la definizione delle modalità di utilizzo della libera professione intramuraria nell’ambito del governo delle liste di attesa per conto e a carico delle aziende, per contenere i tempi di attesa per le prestazioni particolarmente critiche in regime istituzionale;
5- gestione degli accessi attraverso l’uso del sistema CUP sulla base di quanto previsto dall’Intesa Stato-Regioni del 29-4-2010, anche prevedendo la possibilità di sviluppo di iniziative di “Information & Communication Technologiies (ICT)” per realizzare funzionalità automatizzate ai fini della gestione del processo di prescrizione, prenotazione e refertazione;
6- individuazione delle modalità di “ristoro” per il cittadino, prevedendo forme alternative di accesso alla prestazione, nel caso in cui non vengano garantite a livello aziendale le prestazioni nei tempi massimi di attesa individuati in sede regionale;
7- l vigilanza sistematica delle situazioni di sospensione della prenotazione e dell’erogazione delle stesse;
8- l’attuazione di interventi condividi per migliorare la qualità prescrittivi, in particolare per le prestazioni a maggiore criticità in termini di liste e tempi di attesa;
9- la comunicazione delle liste d’attesa anche attraverso la valorizzazione della partecipazione di utenti e di associazioni di tutela e di volontariato, per favorire sia un’adeguata conoscenza delle attività e delle modalità di accesso alla prenotazione delle prestazioni, attraverso campagne informative, Uffici relazioni con il pubblico (URP), Carte dei servizi, nonché sezioni facilmente accessibili sui siti web regionali e aziendali;
10- il monitoraggio sistematico dei tempi massimi regionali sui siti web di Regioni e P.A. e di Aziende sanitarie pubbliche e private accreditate, per garantire la trasparenza e l’accesso alle informazioni su liste e tempi di attesa.

Il livello centrale, a garanzia del diritto di tutti gli utenti del SSN ad ottenere un’informazione adeguata e trasparente e del diritto di tutti gli operatori ad u n ampio confronto e all’aggiornamento costante, promuove un incontro annuale tra tutti gli attori del sistema, anche ai fini della trasferibilità delle esperienze più significative.

(LG-FF)

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