Il pacchetto del Ministro Bersani sull’ energia

Il Consiglio dei Ministri del 9 giugno scorso, presieduto da Romano Prodi, ha approvato il cosiddetto pacchetto Bersani sull’ energia recante misure per la liberalizzazione del mercato , per la razionalizzazione dell’ approvvigionamento, per il risparmio energetico e misure immediate per il settore energetico. Nel link il testo dello schema del decreto – legge.

Il Consiglio dei Ministri del 9 giugno scorso ha completato l’ esame iniziato la settimana precedente, approvando un disegno di legge delega che prevede una serie di misure volte a rilanciare il processo di liberalizzazione del settore energetico e a razionalizzare l’ approvvigionamento con lo sviluppo del risparmio energetico e le fonti rinnovabili. In particolare, il provvedimento – indicato come pacchetto Bersani, dal nome del Ministro dello sviluppo economico – precede una serie di deleghe che si muovono lungo più direzioni: la delega che interviene sull’ assetto della liberalizzazione e sul completamento del recepimento nell’ ordinamento nazionale delle direttiva 2003/54/CE, 2003/55/CE e 2004/67/CE, volto a disciplinare i due mercati dell’ energia e del gas in maniera, quanto più possibile, congiunta e coerente; quella che è orientata ai riassetto generale dell’ approccio alle fonti rinnovabili e al risparmio energetico, razionalizzando e riordinando i vari soggetti che operano nel settore indirizzando l’ utilizzo delle fonti rinnovabili solo su quelle che hanno un efficiente rapporto costi-benefici.
Viene anche prevista la sterilizzazione dell’ incidenza dell’ IVA sulla fiscalità energetica. In sostanza sarà possibile variare, in aumento o in diminuzione, le aliquote delle accise sui carburanti in modo da compensare la conseguente incidenza dell’ IVA. Il maggiore gettito fiscale potrà essere impiegato sia per raffreddare il prezzo della benzina e sia per costituire un fondo, presso il Ministero dello sviluppo economico, per favorire la costruzione sul territorio di infrastrutture energetiche. Viene anche previsto un riequilibrio dei poteri dell’ Autorità per l’ energia e un potenziamento della funzione di controllo del Parlamento su questo settore.
Il provvedimenti – che potreà essere soggetto fino alla sua presentazione al Parlamento – andrà all’ esame delle Camere per l’ approvazione e, successivamente, saranno emanati, entro un anno, i relativi decreti attuativi.

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