Il paradosso delle aree marine protette, aumentano ma diminuiscono i fondi

Il WWF chiede al Governo un incremento delle risorse per assicurare la gestione ordinaria delle aree marine protette sia nuove che già istituite.

“Esprimiamo soddisfazione per l’avvio dell’iter che porterà rapidamente alla nascita di quattro nuove aree marine protette, ma non possiamo nascondere la grande preoccupazione per il taglio delle risorse finanziarie alle 27 aree già istituite condannate di fatto alla paralisi gestionale” commenta così Dante Caserta, Presidente nazionale WWF l’annuncio del Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, dato l’8 giugno in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani, dell’avvio dell’iter per la creazione delle Aree Marine Protette del Conero, sul litorale adriatico presso Ancona, di Torre Calderina in Puglia sulla costa barese tra Bisceglie e Molfetta, di Capo Testa-Punta Falcone, in Sardegna a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura, e di Capo Milazzo in Sicilia.

L’istituzione di queste nuove Aree Marine Protette è prevista dalla legge di stabilità 2014, che non ha però definito nessun corrispondente aumento dei finanziamenti per la gestione ordinaria delle 4 Aree Protette Marine e delle 27 istituite, già in gravi difficoltà per la sistematica riduzione delle risorse. Il WWF ricorda come dall’inizio dell’anno si registra, a causa dei tagli lineari decisi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, una sostanziale ulteriore riduzione dei fondi per la gestione ordinaria e gli investimenti. Il capitolo di bilancio “Gestione/interventi Aree Marine Protette” ha registrato nei primi cinque mesi del 2014 un taglio di oltre 1.200.000 euro, passando dagli originari poco più di 5.000.000 di inizio anno agli attuali 3.790.000 euro circa (taglio di circa il 24%).
L’aumento del numero delle Aree Marine Protette senza un corrispondente incremento delle risorse per la loro gestione ordinaria costituisce un autentico paradosso che in prospettiva rischia di condannare alla paralisi gestionale tutto il sistema. Per conseguire i loro obiettivi di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico dei nostri mari serve infatti una gestione proattiva delle Aree Marine Protette fatta di monitoraggi scientifici, infrastrutture per la delimitazione delle diverse zone di tutela, interventi per la riduzione delle minacce da inquinamento e pesca di frodo, attività di educazione ed informazione ambientale. Inoltre per poter cogliere le nuove opportunità di sviluppo di un turismo sostenibile, enfatizzate dal Ministro Galletti, servono una gestione efficiente ed efficace ed adeguati investimenti.

Il WWF Italia chiede al Governo e al Parlamento azioni coerenti per assicurare il necessario aumento dei finanziamenti per la gestione ordinaria delle Aree Marine Protette, in grado non solo di recuperare i tagli subiti negli ultimi anni ma garantire anche un proporzionale aumento in considerazione dell’annunciato avvio dell’operatività delle nuove quattro aree protette.

Fonte: WWF

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