Il Parlamento europeo, occupazione e credito contro la crisi.

Riportiamo nel link la Risoluzione del Parlamento europeo dell’11 marzo 2009 su un piano europeo di ripresa economica (2008-2334(INI))- Relatore: Elisa Ferriera, Commissione per i problemi economici e monetari.

Nella Risoluzione del PE si afferma che i Paesi europei devono affrontare la crisi insieme puntando soprattutto su occupazione, credito alle imprese, riduzione delle tasse e maggiori investimenti. La proposta della Commissione di attuare un piano europeo di ripresa economica è stata approvata dal Parlamento europeo con la Risoluzione citata.

L’obiettivo, secondo i deputati di Strasburgo, è di evitare una grave crisi sociale e politica attraverso la promozione in materia coordinata dell’economia e della competitività dell’Unione europea. Il primo passo consiste nel ripristino della fiducia nei mercati finanziari da attuarsi con la concessione di garanzie bancarie e l’emanazione di un grande prestito a livello europeo garantito dagli stessi Stati membri.

A giustificare l’eccezionale intervento pubblico nel sistema finanziario, la tutela dei risparmi e la garanzia dei crediti ai singoli e alle imprese. Fondamentalmente, in tale contesto, il controllo delle attività delle banche e il potenziamento del ruolo della Banca centrale europea (BCE) nel monitoraggio della stabilità finanziaria nell’area dell’euro. Per quanto riguarda l’economia reale, il Parlamento europeo punta il dito sul sostegno alle imprese, in particolare sull’agevolazione dell’accesso al credito per le piccole e medie imprese che dovrà essere accompagnato dal rilancio dell’occupazione e della domanda.

Facilitare le imprese nella creazione di nuovi posti di lavoro, favorire la formazione, ridurre l’IVA per i servizi ad alta intensità di manodopera e la tassazione del lavoro per le fasce salariali più basse nonché l’introduzione di soluzioni innovative, quali ad esempio i buoni per l’acquisto dei servizi domestici, potrebbero essere dei validi strumenti per l’attuazione di questi obiettivi.

Di considerevole importanza per favorire la ripresa economica, secondo l’Europarlamento, anche l’aumento degli investimenti in tutti quei settori in grado di migliorare la qualità della vita e di stimolare la fiducia, quali l’istruzione, le infrastrutture, la ricerca, lo sviluppo, l’efficienza energetica e le tecnologie verdi, le industrie e i servizi creativi, i servizi sanitari e quelli destinati ai bambini e agli anziani e in particolare le infrastrutture dei trasporti.

(LG-FF)

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