Il “patto di demansionamento” nel lavoro privato

Una sentenza della Cassazione ne definisce i limiti di ammissibilità

Con la sentenza n. 21700 del 10 ottobre 2006 la sezione lavoro (quarta) della Cassazione Civile affronta un aspetto poco trattato nella giurisprudenza, ovvero quello relativo ai limiti di ammissibilità – con riferimento al rapporto di lavoro privato – del c.d. “patto di demansionamento“, stabilendo che l’adibizione del lavoratore a mansioni inferiori – avuto riguardo al disposto dell’art. 2103 cod. civ. – è legittima non solo quando l’inerente richiesta provenga dallo stesso prestatore di lavoro ma anche quando l’iniziativa sia intrapresa dal datore di lavoro a condizione, però, che sussista il consenso dello stesso lavoratore.

Tra i rari precedenti, cfr. le sentenze della Cassazione Sez. Lav., nn. 10339 del 2000 e 2375 del 2005.

(AG)

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