Il 30 ottobre scorso ha avuto luogo ad Atene la prima riunione del Forum sulla governance di Internet. Secondo la Commissione europea Internet deve conservare il suo ruolo di motore della democrazia e dello sviluppo economico.
Nel riferire dellavvenuta prima riunione ad Atene del Forum sulla governance di Internet (Vedi IP/06//1491 del 30 ottobre 2006, convenuto nel novembre 2005 al Vertice mondiale di Tunisi sulla società dellinformazione (WSIS), la Commissione europea afferma che tale riunione ha posto una pietra miliare sulla strada dellinternazionalizzazione della governance di Internet, i cui obiettivi sono quelli di salvaguardare la libertà in linea e colmare ikl divario digitale tra i paesi del mondo. Il Forum è stato fortemente sostenuto dalla Commissione in quanto costituisce unopportunità unica i dialogo politico aperto e multilaterale sulla governance di Internet e sullo sviluppo, per dare applicazione concreta allaccordo di Tunisi.
Secondo la Commissaria europea alla società dellinformazione e dei media, Viviane Reding, la possibilità di comunicare via Internet con tutto il mondo è senzaltro uno degli aspetti più positivi della glabalizzazione. Ma Internet potrà continuare a svolgere un ruolo di democratizzazione e di propulsore dello sviluppo economico solo se sono garantite la libertà di espressione e di accesso allinformazione. Per questo la Commissione europea invita i governi e lindustria del mondo intero a non tollerare restrizioni pubbliche sullaccesso a Internet, né qualsiasi forma di cyber-repressione.
Secondo la Commissaria europea alla società dellinformazione e dei media, Viviane Reding, la possibilità di comunicare via Internet con tutto il mondo è senzaltro uno degli aspetti più positivi della glabalizzazione. Ma Internet potrà continuare a svolgere un ruolo di democratizzazione e di propulsore dello sviluppo economico solo se sono garantite la libertà di espressione e di accesso allinformazione. Per questo la Commissione europea invita i governi e lindustria del mondo intero a non tollerare restrizioni pubbliche sullaccesso a Internet, né qualsiasi forma di cyber-repressione.
Fonte: Commissione Europea
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