Il Rapporto 2006, a cura del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione (DPS) del Ministero per lo Sviluppo Economico, informa sulle tendenze economiche dei Mezzogiorno e del Centro-Nord, sulle risorse destinate allo sviluppo, specie delle aree sottoutilizzate, e sullattuazione dei principali strumenti di politica regionale.
Il tasso di crescita del Pil italiano è stato pari a 1,9 per cento nel 2006, rispetto allo 0,6 per cento medio annuo del quinquennio 2001-2005. Anche per il Mezzogiorno la crescita, stimata sui valori prossimi a quelli del Paese (1,6 per cento), segna un parziale recupero rispetto allevoluzione molto modesta del quinquennio precedente (0,5 per cento medio annuo negli anni 2001-2005).
Questo quanto si legge nel Rapporto 2006 a cura del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione.
Per il Mezzogiorno, il Rapporto documenta il positivo riavvio dello sviluppo a conclusione della fase di rallentamento produttivo, particolarmente critica nellarea, attraversata tra il 2002 e il 2005, ma anche il permanere di situazioni di disagio sociale o di insicurezza, nonché la insufficiente disponibilità e qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese. Esso riferisce sullattuazione dei programmi della politica regionale comunitaria e nazionale in corso e sulla nuova programmazione 2007-2013, che potrà avvalersi di un quadro di regole innovato e dei progressi conseguiti in termini di miglioramento dellazione amministrativa.
Nel 2006 la ripresa delleconomia è diffusa in tutte le aree del Paese a chiusura di una lunga fase di stasi dello sviluppo. Nel Mezzogiorno essa è segnalata dal buon andamento dellexport e dal migliorato clima di fiducia dei consumatori e degli imprenditori. Nel Centro-Nord appaiono più elevate le dinamiche relative a occupazione ed esportazioni e migliore il clima di fiducia delle imprese . Anche il turismo mostra segnali di ripresa.
Questo quanto si legge nel Rapporto 2006 a cura del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione.
Per il Mezzogiorno, il Rapporto documenta il positivo riavvio dello sviluppo a conclusione della fase di rallentamento produttivo, particolarmente critica nellarea, attraversata tra il 2002 e il 2005, ma anche il permanere di situazioni di disagio sociale o di insicurezza, nonché la insufficiente disponibilità e qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese. Esso riferisce sullattuazione dei programmi della politica regionale comunitaria e nazionale in corso e sulla nuova programmazione 2007-2013, che potrà avvalersi di un quadro di regole innovato e dei progressi conseguiti in termini di miglioramento dellazione amministrativa.
Nel 2006 la ripresa delleconomia è diffusa in tutte le aree del Paese a chiusura di una lunga fase di stasi dello sviluppo. Nel Mezzogiorno essa è segnalata dal buon andamento dellexport e dal migliorato clima di fiducia dei consumatori e degli imprenditori. Nel Centro-Nord appaiono più elevate le dinamiche relative a occupazione ed esportazioni e migliore il clima di fiducia delle imprese . Anche il turismo mostra segnali di ripresa.
Approfondimenti