Lavoro nero: le azioni del Ministero del Lavoro per contrastarlo

Secondo il Ministero del Lavoro, l’aggressione al lavoro nero stà dando i primi risultati. Negli ultimi sei mesi, dei tre milioni e mezzo di lavoratori irregolari supposti nel 2006, 45.000 sono emersi, con percentuali più alti in settori, come quello edile, in cui si è concentrata maggiormente l’azione del governo.

Il Ministero del Lavoro, al fine dik ridurre le sacche di occupazione in nero, ha utilizzato congiuntamente due strumenti: un’attività ispettiva energica e capillare e un’azione incisiva per informare e sensibilizzare i lavoratori e le imprese.
Per quanto riguarda il primo, i dati sull’attività ispettiva sono stati presentati nell’ambito di un evento, organizzato il 26 aprile scorso: 20 conferenze stampa si sono svolte in 20 capoluoghi di regione. In ciascuna conferenza stampa sono stati presentati i dati dell’attività ispettiva riferiti alla regione ospitante. A Roma, nella conferenza stampa presieduta dal Ministro del Lavoro, Cesare Damiano, sono stati presentati i dati nazionali.
Per quanto riguarda il secondo punto, il ministero del Lavoro ha lanciato qualche giorno fa una campagna di comunicazione diretta alle aziende, alle lavoratrici e ai lavoratori “Esci dal nero, conviene”. Contestualmente è stato messo on line un sito web dedicato alla campagna, che riporta anche i dati sulle azioni di contrasto avviate.
L’obiettivo è incidere sui comportamenti sociali radicati e rompere il silenzio che per troppo tempo ha regnato sul mondo del lavoro.
L’importante è dare un segnale forte al Paese, di fermezza, da un lato, verso i trasgressori e di lungimiranza, dall’altro verso che rispetta le regole. Un segnale che non sia soltanto di repressione, ma anche prevenzione, informazione e formazione con l’obiettivo di realizzare insieme – istituzioni, lavoratori e imprenditori – una cultura del lavoro positiva e regolare.

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