Il rischio biologico nei laboratori biologici e chimici non sanitari.

Riportiamo questo saggio pubblicato a suo tempo sul Giornale Italino di Medicina del Lavoro ed elaborato da E.Cavallari, L. de Lellis, G.P.Stefanelli e T.Lorenzini del Laboratorio Unità di Bologna-Settore Biologico della HERA S.P.A. sul “Rischio biologico nei laboratori biologici e chimici non sanitari”.

Nel riassunto di questo interessante saggio si legge che:
“Il titolo VIII del D.Lgs 626/94, riguardante l miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro, introduce la necessità della valutazione del rischio biologico. Nell’ambito dei laboratori chimici e biologici non sanitari il personale è soggetto a rischio biologico sia per esposizione potenziale ad agenti biologici che potrebbero essere presenti nelle matrici che giungono in analisi, sia per uso deliberato di microrganismi.

Tuttavia la valutazione dei risultati dei monitoraggi dell’aria e delle superfici in tali ambienti risulta ancora difficoltosa in quanto non esistono linee guida che indichino livelli di esposizione e di contaminazione accettabili e limiti precisi di riferimento cui attenersi per giudicare la “salubrità” di un ambiente.

Il seguente lavoro descrive una campagna di monitoraggio per la valutazione del rischio biologico eseguita presso i Laboratori del Gruppo HERA: esso vuole fungere di stimolo per la stesura di linee guida dedicate a questi particolari ambienti di lavoro per arrivare ad una standardizzazione delle procedure di campionamento e di valutazione della qualità dell’aria.

(LG-FF)

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