Il tradizionale augurio di fine anno del Capo dello Stato, Napolitano.

Il tradizionale augurio di fine anno del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è stato rivolto in particolare alle nuove generazioni.”Preoccupa il loro malessere. Se non apriamo a questi ragazzi nuove opportunità, la democrazia è in scacco”. Poi l’esortazione alla non “ violenza fuorviante”. Toccati tra gli altri i temi dell’economia e dell’unità nazionale.

Dal Presidente della Repubblica un messaggio che incita a rimboccarsi le maniche. Che pensa ai giovani, come ai magistrati, agli immigrati, e guarda oltre lo stretto orizzonte dell’immediato e dell’Italia. Senza tralasciare richiami all’unità d’Italia e alla lotta al fascismo. E senza ignorare disagi e difficoltà.

Quest’anno, il messaggio augurale del Presidente Napolitano ha affrontato con forza il problema dei giovani. “ Se la partita è persa con loro – ha detto -, è persa per tutti”. Insomma, i giovani, con le loro speranze, come chiave interpretativa dei problemi e delle prospettive dell’Italia in un discorso di fine anno tutto tessuto dalla parte delle giovani generazioni. Insomma, ha detto chiaramente Napolitano che in un paese dove non ci sono possibilità e opportunità per i giovani “ la democrazia è in scacco”. “ Se non apriamo a questi ragazzi nuove possibilità di occupazione e di vita dignitosa, nuove opportunità di affermazione sociale, la partita del futuro è persa non solo per loro, ma per tutti, per l’Italia: è in scacco la democrazia”.

I giovani, che Napolitano ha ascoltato a più riprese, anche una settimana fa durante la protesta contro la riforma dell’Università, non chiedono “ un futuro di certezze” ma opportunità. Come del resto, stabilisce anche la Costituzione.

“ Sono convinto- ha ribadito Napolitano – che quando i giovani denunciano un vuoto e sollecitano risposte sanno bene di non poter chiedere un futuro di certezze, magari garantite dallo Stato, ma di aver piuttosto diritto a un futuro di possibilità reali, di opportunità cui accedere nell’eguaglianza dei punti di partenza secondo lo spirito della nostra Costituzione.

“ nelle condizioni dell’Europa e del mondo di oggi e di domani, non si danno certezze e nemmeno prospettive tranquillizzanti per le nuove generazioni se vacilla la nostra capacità individuale e collettiva di superare le prove che già ci incalzano2. La strada giusta da seguire, dunque, ha concluso Napolitano, è quella di “ investire sui giovani, scommettere sui giovani, chiamarli a fare la propria parte e dare loro adeguate opportunità”.

(LG-FF)

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