Il rapporto fornisce anche stime sulle tipologie di lavoro forzato:
18,7 milioni (il 90%) vengono sfruttati nelleconomia privata da individui o imprese.
Di questi:
– 4,5 milioni (22%) sono vittime di sfruttamento sessuale
– 14,2 milioni (68%) sono vittime di sfruttamento lavorativo in attività economiche come lagricoltura, le costruzioni, il lavoro domestico e lindustria manifatturiera.
– 2,2 milioni (10%) sono sottoposti a forme di lavoro forzato imposte dallo Stato, ad esempio in carcere in condizioni che violano le norme dellILO, oppure da eserciti nazionali o da forze armate ribelli.
Per quanto riguarda letà:
– 5,5 milioni (26%) dei lavoratori forzati hanno meno di 18 anni
Lespressione lavoro forzato è utilizzato dalla comunità internazionale per descrivere situazioni in cui le persone coinvolte donne e uomini, bambine e bambini sono costrette a lavorare contro la loro volontà, obbligate dal loro reclutatore o datore di lavoro tramite, ad esempio, la violenza o minaccia di violenza, oppure tramite mezzi più subdoli come i debiti accumulati, la confisca dei documenti di identità o la minaccia di denuncia alle autorità responsabili per limmigrazione. Queste situazioni possono anche comprendere casi di tratta di essere umani o pratiche simili alla schiavitù, che sono simili ma non identiche dal punto di vista giuridico.
Secondo la legislazione internazionale limposizione di lavoro forzato costituisce un crimine che deve essere perseguito con pene proporzionate alla gravità del reato.