Il procuratore Vitaliano Esposito, Garante Aia al Presidente Letta: “Commissariare l’Ilva: lo stabilimento non è in grado di funzionare.
E’ una nave senza nocchieri in gran tempesta“.
Così il procuratore Esposito, che scrive al governo dopo i sopralluoghi e le dimissioni di quadri e dirigenti. L’esecutivo lavora a un decreto, il premier riferirà alla Camera martedì. Confindustria: “La fabbrica agli imprenditori, garantire continuità. I sindacati: situazione esplosiva
Il vertice con il ministro Zanonato
Il supervisore e responsabile delle procedure di risanamento dettate dall’Autorizzazione integrata ambientale ha definito la situazione dello stabilimento a rischio.
Il Garante, dopo i suoi sopralluoghi, ha spiegato di aver scritto al presidente del Consiglio, al ministro dell’Ambiente e a quello della Salute per chiedere che l’azienda sia commissariata. “Sono molto preoccupato – ha detto – dopo aver constatato lo stato di insucurezza giuridica in cui versa l’azienda dopo le dimissioni dei dirigenti e dei quadri“.
“Ho rilevato dei problemi – ha detto Esposito – e un aspetto di grande criticità deriva dalla conseguenze sull’azienda delle dimissioni di dirigenti e quadri. Non ci sono le condizioni per operare serenamente.
Lo stabilimento non è in grado di funzionare”.
“Parafrasando dante l’Ilva è un’autentica nave senza nocchieri in gran tempesta. Lo Stato deve intervenire“.
Il governo è al lavoro per un decreto sul commissariamento dell’Ilva; una “norma primaria che riparta dall’elemento del commissariamento evocato dalla legge 231, sulla responsabilità d’impresa, in cui non è ben definito“.
Un nuovo decreto, dunque, per mettere al sicuro produzione e occupazione dell’industria siderurgica tarantina.