Spiega il presidente della Federazione Andrea Mandelli, autore dell’emendamento al Decreto del fare all’origine di questo provvedimento: “Il farmacista, oltre a consegnare il nuovo foglietto, fornirà al paziente tutte le indicazioni del caso, spiegando anche la natura delle modificazioni. Finora in questi casi era necessario ritirare, sconfezionare e riconfezionare medicinali perfetti per tutti gli altri aspetti, con un costo stimabile in milioni di euro ogni anno e con conseguenze negative anche per il cittadino, che poteva trovarsi nell’impossibilità momentanea di accedere al farmaco che gli era stato prescritto. Peraltro, è una misura che farà bene anche all’ambiente, visto che si elimina la necessità di trasporti e attività industriali non necessarie dal punto di vista della sicurezza del paziente – prosegue Mandelli – va anche fatto notare che, grazie alla Banca dati dell’AIFA, dalla quale il farmacista preleverà il nuovo foglietto illustrativo, l’Italia ha messo a punto una procedura che non ha eguali in Europa”.
Di eguale avviso Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva-Tribunale dei diritti del malato: “Cittadinanzattiva ha tra i suoi obiettivi fondamentali l’empowerment del cittadino, l’aumento della sua informazione e della sua capacità di operare scelte consapevoli, anche a vantaggio di un accesso razionale alle prestazioni del Servizio sanitario. In questo senso, la consegna del foglietto da parte del farmacista e l’illustrazione delle modificazioni da parte del farmacista possono e devono essere l’occasione per far crescere un nuovo rapporto tra il cittadino e il SSN, basato su uno schema ben diverso dal paternalismo del passato, e in questo possiamo contare sulla capacità di dialogo del farmacista italiano. Troppo spesso – conclude Gaudioso – cambiamenti positivi nell’assistenza sanitaria sono stati vissuti dai cittadini come un peggioramento proprio per la mancanza di dialogo e informazione, come nel caso dell’introduzione dei medicinali generici e delle tematiche connesse, e questo è un errore che non ci si può permettere mai, tantomeno nella fase attuale”.