In farmacia la consegna dei “bugiardini” modificati

E’ partita il 3 giugno la consegna in farmacia dei foglietti illustrativi modificati: il farmacista consegnerà il nuovo “bugiardino” dei medicinali e darà informazioni ai cittadini sulle modifiche intercorse.

Parte la consegna in farmacia dei foglietti illustrativi modificati: il farmacista consegnerà il nuovo “bugiardino” dei medicinali e darà informazioni ai cittadini sulle modifiche intercorse. “Da oggi il farmacista potrà dispensare il medicinale al paziente consegnandogli la stampata del nuovo “bugiardino”, un’innovazione che la Federazione degli Ordini dei Farmacisti e Cittadinanzattiva-Tribunale dei Diritti del Malato giudicano estremamente positiva anche per i suoi riflessi più generali”, si legge in una nota congiunta di Fofi e Cittadinanzattiva.

Spiega il presidente della Federazione Andrea Mandelli, autore dell’emendamento al Decreto del fare all’origine di questo provvedimento: “Il farmacista, oltre a consegnare il nuovo foglietto, fornirà al paziente tutte le indicazioni del caso, spiegando anche la natura delle modificazioni. Finora in questi casi era necessario ritirare, sconfezionare e riconfezionare medicinali perfetti per tutti gli altri aspetti, con un costo stimabile in milioni di euro ogni anno e con conseguenze negative anche per il cittadino, che poteva trovarsi nell’impossibilità momentanea di accedere al farmaco che gli era stato prescritto. Peraltro, è una misura che farà bene anche all’ambiente, visto che si elimina la necessità di trasporti e attività industriali non necessarie dal punto di vista della sicurezza del paziente – prosegue Mandelli – va anche fatto notare che, grazie alla Banca dati dell’AIFA, dalla quale il farmacista preleverà il nuovo foglietto illustrativo, l’Italia ha messo a punto una procedura che non ha eguali in Europa”.

Di eguale avviso Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva-Tribunale dei diritti del malato: “Cittadinanzattiva ha tra i suoi obiettivi fondamentali l’empowerment del cittadino, l’aumento della sua informazione e della sua capacità di operare scelte consapevoli, anche a vantaggio di un accesso razionale alle prestazioni del Servizio sanitario. In questo senso, la consegna del foglietto da parte del farmacista e l’illustrazione delle modificazioni da parte del farmacista possono e devono essere l’occasione per far crescere un nuovo rapporto tra il cittadino e il SSN, basato su uno schema ben diverso dal paternalismo del passato, e in questo possiamo contare sulla capacità di dialogo del farmacista italiano. Troppo spesso – conclude Gaudioso – cambiamenti positivi nell’assistenza sanitaria sono stati vissuti dai cittadini come un peggioramento proprio per la mancanza di dialogo e informazione, come nel caso dell’introduzione dei medicinali generici e delle tematiche connesse, e questo è un errore che non ci si può permettere mai, tantomeno nella fase attuale”.

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