Il 2002 è stato un anno positivo per l’andamento degli infortuni sul lavoro. Il primo semestre del 2003 conferma la tendenza alla diminuzione.
Il 2002 è stato un anno positivo per l’andamento degli infortuni sul lavoro. Il primo semestre del 2003 conferma la tendenza alla diminuzione. Sono infatti 484mila gli infortuni denunciati all’INAIL, 450mila nell’Industria e Servizi e 34mila in Agricoltura. Rispetto al primo semestre del 2002 si registra una diminuzione complessiva pari allo 0,4 % di casi (-0,2% nell’Industria e Servizi e -2,6 in Agricoltura).
“I dati del primo semestre del 20003- ha dichiarato il Commissario Straordinario Vincenzo Mungari – ci confortano sulla possibilità di centrare il nostro duplice obiettivo: quello di realizzare una progressiva diminuzione degli infortuni in Italia e quello di assicurare una tutela globale del lavoratore, la vera mission dell’Istituto, che deve vederci pronti a sforzi sempre più intensi e concentrati”.
La riduzione degli infortuni assume una valenza maggiore se valutata in relazione all’andamento dell’occupazione, che sulla base dell’ultima rilevazione Istat delle forze di lavoro (luglio2003) è cresciuta dell’1% (+231mila nuovi occupati), a sintesi di un incremento dell’1,3% nell’Industria e Servizi e di una perdita del 3% in Agricoltura.
Rispetto al territorio, il fenomeno infortunistico risulta in leggero regresso nel Centro e nel Sud, mentre risultano in leggero aumento nel Nord-Est ed Isole. Le riduzioni più marcate degli infortuni nell’Industria e Servizi sono quelle del Lazio, della Puglia e della Basilicata, mentre per l’Agricoltura il calo interessa prevalentemente le regioni del Centro-Sud del Paese.
Per quanto riguarda invece i casi mortali, sempre al livello territoriale, ad eccezione del Nord-Est e del Centro, si registra una diminuzione, con un calo maggiore in Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Piemonte. Nell’ Industria e Servizi si registra un incremento di casi mortali in Veneto (+20) e una riduzione in Emilia Romagna e Puglia (-19 casi per entrambe) e nel Lazio (-16).
Guardando ai principali settori di attività, c’è da notare che le rilevazioni risentono ancora dell’elevato numero di casi per i quali non è stato indicato, in sede di denuncia di infortunio, lo specifico settore di attività economica. Tuttavia si può segnalare la riduzione degli infortuni nell’Industria Manifatturiera, in particolare per l’industria Meccanica, dei Metalli e Tessile, e la flessione anche del settore delle Costruzioni e dei Servizi.
Per quanto riguarda gli infortuni dei lavoratori statali, gestiti dell’INAIL nella speciale gestione per “Conto Stato”, si rileva un generalizzato calo infortunistico, anche in questo caso più marcato nel Lazio e in Puglia.
“I dati del primo semestre del 20003- ha dichiarato il Commissario Straordinario Vincenzo Mungari – ci confortano sulla possibilità di centrare il nostro duplice obiettivo: quello di realizzare una progressiva diminuzione degli infortuni in Italia e quello di assicurare una tutela globale del lavoratore, la vera mission dell’Istituto, che deve vederci pronti a sforzi sempre più intensi e concentrati”.
La riduzione degli infortuni assume una valenza maggiore se valutata in relazione all’andamento dell’occupazione, che sulla base dell’ultima rilevazione Istat delle forze di lavoro (luglio2003) è cresciuta dell’1% (+231mila nuovi occupati), a sintesi di un incremento dell’1,3% nell’Industria e Servizi e di una perdita del 3% in Agricoltura.
Rispetto al territorio, il fenomeno infortunistico risulta in leggero regresso nel Centro e nel Sud, mentre risultano in leggero aumento nel Nord-Est ed Isole. Le riduzioni più marcate degli infortuni nell’Industria e Servizi sono quelle del Lazio, della Puglia e della Basilicata, mentre per l’Agricoltura il calo interessa prevalentemente le regioni del Centro-Sud del Paese.
Per quanto riguarda invece i casi mortali, sempre al livello territoriale, ad eccezione del Nord-Est e del Centro, si registra una diminuzione, con un calo maggiore in Emilia Romagna, Lazio, Puglia e Piemonte. Nell’ Industria e Servizi si registra un incremento di casi mortali in Veneto (+20) e una riduzione in Emilia Romagna e Puglia (-19 casi per entrambe) e nel Lazio (-16).
Guardando ai principali settori di attività, c’è da notare che le rilevazioni risentono ancora dell’elevato numero di casi per i quali non è stato indicato, in sede di denuncia di infortunio, lo specifico settore di attività economica. Tuttavia si può segnalare la riduzione degli infortuni nell’Industria Manifatturiera, in particolare per l’industria Meccanica, dei Metalli e Tessile, e la flessione anche del settore delle Costruzioni e dei Servizi.
Per quanto riguarda gli infortuni dei lavoratori statali, gestiti dell’INAIL nella speciale gestione per “Conto Stato”, si rileva un generalizzato calo infortunistico, anche in questo caso più marcato nel Lazio e in Puglia.
Fonte: I.N.A.I.L.