A stabilirlo è l’ultima legge di Bilancio, che ha esteso la tutela prevista originariamente per i beneficiari di forme di sostegno al reddito, i detenuti e gli internati, e i migranti richiedenti asilo impegnati in progetti di utilità sociale, anche agli imputati in stato di sospensione del processo e messi alla prova, ai condannati per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, e ai tossicodipendenti che hanno ricevuto condanne di lieve entità per reati legati a sostanze stupefacenti o psicotrope, ai quali i giudici possono applicare, in alternativa alle pene detentive e pecuniarie, la sanzione sostitutiva del lavoro di pubblica utilità.
Per permettere l’estensione della copertura assicurativa a questi nuovi soggetti, il fondo istituito in via sperimentale presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il decreto legge n. 90 del 2014 convertito nella legge 114 del 2014 – con una dotazione annuale di 5 milioni di euro finalizzata a reintegrare l’Inail dei costi legati agli obblighi assicurativi contro le malattie e gli infortuni delle persone coinvolte – è stato incrementato per il 2017 con altri tre milioni di euro. A breve l’Inail diramerà le istruzioni operative per la corretta gestione della copertura assicurativa di queste tipologie di lavoratori.