L’INAIL e Federutility hanno firmato oggi un accordo finalizzato alla sperimentazione di soluzioni che favoriscano e premino le attività di prevenzione degli infortuni sul lavoro.
A siglare l’intesa il commissario straordinario dell’Istituto, Gian Paolo Sassi, e il presidente dell’associazione, Roberto Bazzano.
Percorsi formativi ad hoc per le aziende. Il documento prevede, in particolare, che le imprese aderenti a Federutility possano adattare alla loro realtà e alle loro esigenze di formazione specialistica le linee di indirizzo sui Sistemi di gestione della sicurezza sul lavoro e sui modelli Organizzativi e gestionali. Ancora, si potranno avviare percorsi formativi e informativi, secondo i tempi e le modalità stabilite da un gruppo di lavoro misto che verrà appositamente costituito. Infine, nell’ambito dei piani operativi concordati, l’INAIL valuterà caso per caso gli interventi effettivamente realizzati dalle aziende allo scopo di adottare un’eventuale riduzione del tasso medio di tariffa (dopo il primo biennio, le imprese dovranno dar conto però degli interventi realizzati). L’accordo non è a titolo oneroso e avrà durata triennale e vuole rappresentare uno strumento innovativo per contribuire a diffondere una più solida e capillare cultura della salute e sicurezza nei comparti interessati.
Una partnership significativa per i servizi pubblici locali.
Con questa intesa, dunque, INAIL amplia a un soggetto molto significativo la platea delle partnership già avviate in materia di prevenzione.
Le imprese associate a Federutility, infatti, forniscono l’acqua potabile e gli altri servizi del ciclo idrico integrato al 76% della popolazione italiana, distribuiscono gas a oltre il 35% e l’energia elettrica a circa il 20%.
Provvedono, ancora, ai servizi funebri cimiteriali per oltre 12 milioni di italiani. Firmataria dei contratti collettivi nazionale di lavoro del settore elettrico, gas, acqua e funerario per una platea di 120mila addetti (di cui oltre 45mila presso le circa 418 aziende associate), Federutility mira a promuovere la sicurezza garantendo la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali attraverso un’efficace informazione dei lavoratori rispetto all’attività svolta e ai relativi rischi.
Sassi: “Ogni accordo ci avvina all’obiettivo infortuni zero”.
“Promuovere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro è uno degli obiettivi strategici che ci siamo dati. Per farlo abbiamo deciso di raccogliere una sfida che ha visto l’INAIL svestire i panni di ente controllore per indossare quelli di collaboratore del sistema impresa e lavoro. Per questo ogni accordo siglato che muove in questa direzione ci avvicina all’obiettivo infortuni zero”, ha commentato Sassi.
“Un traguardo sicuramente ambizioso, ma che vogliamo perseguire con forza e determinazione per fare del nostro sistema di Welfare il punto di riferimento Ue.
L’INAIL del 2012 è un Istituto che vuole assicurare a tutti i lavoratori, ma in particolare alle giovani generazioni, la certezza di poter contare su un diritto inalienabile: il diritto alla sicurezza”.
(Red)