Secondo i dati dell’ istituto assicuratore, si consolida nel 2003 il trend in diminuzione, ma non è soddisfacente perché ” i morti sul lavoro sfiorano ancora i 4 al giorno”.
L’ 8 marzo scorso, in occasione della “Festa della donna” che si è tenuta a Napoli, organizzata dall’ ANMIL, è intervenuto il Direttore generale dell’ INAIL, Maurizio Castro, dichiarando che, nel 2003,si è consolidato il trend in diminuzione degli infortuni sul lavoro, anche in valori assoluti, già rilevato lo scorso anno. Però, Maurizio Castro ha anche dichiarato la propria insoddisfazione in quanto ciò ” non ci basta e non può bastare al sistema Paese. Sfioriamo ancora i quattro morti al giorno. Siamo convinti che il processo di sgretolamento del fenomeno infortunistico può essere accelerato con un patto per la sicurezza tra istituzioni, enti associazioni, imprese e sindacati. Nessuno può dichiararsi soddisfatto di percentuali in diminuzione; dietro restano drammi umani e sociali laceranti. E sono centinaia, ogni giorno”. I dati riferiti, parlano infatti di 951.834 infortuni complessivi denunciati dall’ INAIL nel 2003 ( contro 968.853 nel 2002). Sono 881.178 nell’ industria e servizi e 70.656 in agricoltura. Rispetto al 2002 si registra una ulteriore flessione del fenomeno infortunistico complessivo pari all’ 1,8% dei casi. Più sostenuto il calo degli infortuni mortali, che fanno registrare un centinaio di casi in meno rispetto all’ anno precedente ( da 1418 a 1311). Per quanto riguarda le donne, nel 2003 il calo complessivo degli infortuni ( -1,2%) appare più moderato rispetto a quello degli uomini (-1,9%) mentre si registra una sostanziale stabilità nei casi mortali ( da 117 del 2002 a 118 nel 2003). Sui dati presentati, l’ INAIL comunque invita alla prudenza, in attesa del consolidamento degli stessi. L’ appuntamento è per il Rapporto Annuale del Luglio 2004.
Fonte: I.N.A.I.L.
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