INAIL – Inquinamento, ricerca Inail – in Europa muoiono 420mila persone

Le polveri sottili hanno effetti nocivi sulla salute delle persone esposte, colpendo soprattutto gli apparati respiratorio e cardiovascolare

Le polveri sottili hanno effetti nocivi sulla salute delle persone esposte, colpendo soprattutto gli apparati respiratorio e cardiovascolare.

Inquinamento, l’impegno della ricerca Inail.

Il progetto Expah mira a identificare l’esposizione della popolazione agli idrocarburi policiclici aromatici, contenuti nel materiale particolato in aree altamente urbanizzate, per valutarne l’impatto sulla salute umana. Le polveri sottili, infatti, possono avere effetti nocivi sulla salute delle persone esposte, colpendo soprattutto gli apparati respiratorio e cardiovascolare

Ogni anno in Europa almeno 420mila persone muoiono a causa dell’inquinamento.

”Una cifra semplicemente inaccettabile”, secondo il commissario Ue all’Ambiente, Janez Potocnik. Applicando su vasta scala nella lotta contro l’inquinamento le tecnologie esistenti, però, l’Unione europea potrebbe salvare fino a 100mila vite ogni anno. Da qui la decisione di proclamare il 2013 anno europeo dell’aria e già a partire dai prossimi mesi sono attesi nuovi fondi per lo sviluppo di politiche internazionali a favore di misure di riduzione e abbassamento delle emissioni di inquinanti atmosferici, anidride carbonica e gas serra. L’Europa sta quindi cercando di definire obiettivi più ambiziosi per la qualità dell’aria in tutti i settori (trasporti, produzione di energia, agricoltura, gestione dei rifiuti…), coordinando diverse direttive.

Traffico, caldaie e industria le principali fonti di emissione.

L’Inail, in collaborazione con l’Azienda sanitaria locale Roma E, il Cnr, la società Arianet e il National Institute for Health and Welfare (Thl) finlandese, sta conducendo il progetto di ricerca Expah, co-finanziato dalla Comunità europea attraverso lo schema di finanziamento Life+, con la finalità di supportare le politiche ambientali e la legislazione in questo campo. Gli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), il più famoso dei quali è il benzo(a)pirene, ritenuto cancerogeno, sono sostanze chimiche presenti nelle polveri fini atmosferiche prodotte dalla combustione incompleta di materiale organico.

Le principali fonti di emissione sono il traffico stradale, le caldaie del riscaldamento domestico e le emissioni industriali.

Un convegno organizzato lo scorso 18 dicembre dai ricercatori Inail ha evidenziato l’importanza delle concentrazioni di polveri e di Ipa all’interno degli ambienti di vita e di lavoro, comparabili con quelle presenti nell’ambiente esterno per la loro capacità di penetrare nei luoghi chiusi.

Fonte: INAIL

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