Ambiente – In Francia un new deal per la fiscalità “verde”

Ambiente – In Francia un new deal per la fiscalità “verde”.
Alla Conferenza transalpina sull’ambiente è stato approvato l’impianto progettuale che consentirà al Governo francese di realizzare l’annunciato nuovo corso della tassazione “verde”.

Ambiente – In Francia un new deal per la fiscalità “verde”

Alla Conferenza transalpina sull’ambiente è stato approvato l’impianto progettuale che consentirà al Governo francese di realizzare l’annunciato nuovo corso della tassazione “verde”.

Il primo ministro francese, Jean-Marc Ayrault, durante i lavori della conferenza nazionale sull’ambiente, ha voluto ricordare che la Francia si trova al penultimo posto nei paesi dell’Unione europea per quanto concerne la fiscalità ambientale (1,86% del PIL francese, contro il 2,37% in media nell’UE). Una situazione imbarazzante per uno dei paesi più industrializzati del pianeta, che il governo intende cambiare.

“In Germania, le cui aziende sono in molti casi più competitive rispetto a quelle francesi,la tassazione “verde” raggiunge il 2,21% del PIL. L’obiettivo del governo è di far convergere, entro i prossimi cinque anni il nostro paese alla media dell’Unione europea “, ha dichiarato Ayrault.

In uno dei documenti adottati dalla conferenza si conferma la creazione, entro la fine dell’anno, di un gruppo consultivo permanente composto dagli stakeholder della governance 5+1 (enti statali, sindacati, rappresentanti delle imprese, associazioni, parlamentari locali, nazionali ed europei) e dai principali attori economici. che dovrà elaborare le proposte di legge di fiscalità ambientale.

Il governo cercherà di individuare quanto prima, all’interno di ciascuno dei principali obiettivi della politica economica legati all’ambiente (cambiamenti climatici, risorse, inquinamento), le aree in cui la tassazione può svolgere un ruolo determinante. L’obiettivo è quello di stabilire, ogniqualvolta lo ritenga necessario, un prezzo-deterrente dal punto di vista impositivo.

Le misure fiscali “verdi”, saranno stabilite in base ad uno studio dettagliato dell’impatto sui ceti sociali della popolazione e i principali soggetti economici transalpini: nel caso in cui le misure rischino di compromettere la competitività delle imprese o il potere d’acquisto delle famiglie più povere, l’incidenza della pressione fiscale verrebbe diminuita.

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