INAIL pubblica “Agricoltura: salute e sicurezza sul lavoro a 100 anni dall’introduzione della tutela assicurativa”

Nel centenario dell’introduzione dell’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro in agricoltura INAIL pubblica un nuovo Quaderno monografico della “Rivista degli infortuni e delle malattie professionali” che approfondisce i principali aspetti che caratterizzano l’attività di tutela di lavoratori e aziende.

L’agricoltura italiana è un comparto a due velocità. A una forte spinta verso l’innovazione, resa possibile dalla meccanizzazione dei processi produttivi e dalla digitalizzazione delle procedure di monitoraggio delle filiere, fa infatti da contraltare il perdurare di situazioni di irregolarità e sfruttamento dei lavoratori di un settore che resta tra quelli più a rischio dal punto di vista infortunistico e che deve anche fare i conti con rischi nuovi ed emergenti.

Questo, in sintesi, lo scenario descritto dal convegno organizzato il 6 giugno 2017 presso l’auditorium della Direzione generale INAIL a Roma, in vista del centenario della tutela obbligatoria del lavoro agricolo – introdotta nell’ordinamento italiano con il decreto-legge luogotenenziale n. 1450 del 23 agosto 1917 – cui la Rivista degli infortuni e delle malattie professionali ha dedicato un nuovo Quaderno monografico dal titolo “Agricoltura: salute e sicurezza sul lavoro a 100 anni dall’introduzione della tutela assicurativa”.

Il Quaderno, articolato in 28 contributi, affronta una grande varietà di temi: itinerari storici, commenti a testi giuridici, analisi statistiche, valutazioni delle politiche di prevenzione e incentivo, analisi di situazioni territoriali, esiti di ricerche specifiche e originali sull’utilizzo delle macchine, delle sostanze chimiche e degli agenti biologici, sul rischio percepito e sul ruolo dei lavoratori immigrati. Come sottolineato dal Presidente dell’INAIL, Massimo De Felice, nell’intervento che ha aperto i lavori del convegno, “abbiamo di fronte un panorama molto interessante dal punto di vista tecnico, ma anche problematico. La lettura del Quaderno sollecita molti approfondimenti trasversali sui vari temi e ha la potenzialità di suggerire completamenti delle analisi già svolte”.

“La tutela del lavoro agricolo – ha osservato Francesco Rampi, Presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INAIL – è stata introdotta più tardi rispetto ai settori industriali, ma con garanzie più pesanti. Il ritardo iniziale si è trasformato in un sorpasso, perché il decreto del 1917, che ha riconosciuto l’automaticità delle prestazioni per i lavoratori infortunati, ha rappresentato il primo caso di normazione della flessibilità e dell’occasionalità del lavoro. Le tutele assicurate ai lavoratori agricoli, infatti, continuavano a essere garantite anche in presenza di una discontinuità dei tempi di lavoro. Per la prima volta, inoltre, vi fu un’apertura rispetto a soggetti che non erano lavoratori dipendenti, ma autonomi, familiari o minori. L’idea era quella di uno scambio di carattere sociale: da un lato la richiesta di flessibilità e dall’altro la fornitura di maggiori garanzie”.

Adesso, secondo Rampi, “è arrivato il momento di considerare la gestione agricoltura una gestione normale”. Si tratta, cioè, “come avviene per tutti gli altri comparti produttivi, di mettere in condizione l’INAIL di conoscere, mentre oggi non lo è. Senza una conoscenza degli assicuranti e degli assicurati, infatti, è difficile disegnare delle strategie mirate”. Sul tema si è soffermato anche il Direttore generale dell’Istituto, Giuseppe Lucibello, che ha ribadito “l’esigenza di costruire un’anagrafica dei lavoratori del settore agricolo, che oggi sono conosciuti dall’Istituto solo in forma mediata, attraverso la loro iscrizione all’INPS. È necessario, quindi, che i flussi che ci vengono trasmessi vengano elaborati rapidamente per permetterci di intervenire non solo quando si ha notizia di un infortunio o di una denuncia di malattia professionale, ma anche in modo preventivo, come avviene per gli altri settori produttivi”.

Fonte: INAIL

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