INAIL pubblica “Progettazione di ambienti dedicati alla manipolazione di sorgenti non sigillate e alla produzione di radiofarmaci” nella Collana salute e sicurezza

La pubblicazione INAIL “Progettazione di ambienti dedicati alla manipolazione di sorgenti non sigillate e alla produzione di radiofarmaci”, della Collana salute e sicurezza, ha l’obiettivo di aggiornare e ampliare le indicazioni di un triennio fa, allineandole al quadro normativo attuale, e identifica degli indicatori utili alla realizzazione di liste di controllo da proporre quali schede di autovalutazione per le strutture interessate.

L’utilizzo di radionuclidi in ambito sanitario è pratica medica in continua evoluzione e sempre più largamente diffusa, comportando la concretizzazione di scenari di rischio complessi, che tanto interesse catturano all’interno della comunità scientifica dei radioprotezionisti.
Sulla base dei radionuclidi utilizzati, delle attività in gioco e delle tecnologie a disposizione, la struttura sanitaria interessata deve sviluppare una strategia radioprotezionistica che tenga conto di tutti gli obiettivi fissati dalla norma, e che venga permeata da procedure operative che non abbassino il suo livello di efficienza ed al contempo garantiscano ai pazienti la fruizione di cure sicure ed efficaci.
Il Dipartimento di medicina epidemiologia igiene del lavoro e ambientale ha inteso con questo lavoro ampliare ulteriormente e aggiornare quanto elaborato tre anni fa, allineandolo al quadro normativo vigente che nel frattempo è stato significativamente modificato, e continuando quindi ad onorare il proprio ruolo di organismo tecnico orientato anche alla predisposizione di indicazioni operative e buone prassi pensate nell’ottica virtuosa del lavorare meglio e in maggiore sicurezza, rendendo manifesti al contempo, a favore dell’utenza interessata, criteri ed indicatori utili anche a svolgere quel ruolo di consulenza al Ministero della salute per le finalità autorizzative codificate dal d.lgs. 101/2020.
La proposta che ne scaturisce va intesa quale risultato della volontà di condivisione che gli autori hanno inteso concretizzare in relazione alle proprie esperienze acquisite sul campo, nonché alle sensibilità professionali maturate, nell’auspicio che il testo che ne è scaturito possa rivelarsi un utile modello di confronto per gli esperti di radioprotezione.

PROGETTAZIONE DI AMBIENTI DEDICATI ALLA MANIPOLAZIONE DI SORGENTI NON SIGILLATE E ALLA PRODUZIONE DI RADIOFARMACI
Indicazioni operative aggiornate e integrate per la conformità al d.lgs. 101/2020
INDICE
Introduzione
Indicazioni per la progettazione di un sito di medicina nucleare
Diagnostica PET
Produzione di radiofarmaci con ciclotrone
Terapia medico-nucleare
Diagnostica medico-nucleare convenzionale
Locali afferenti alle unità operative di medicina nucleare
Locale/zona filtro
Laboratorio di radiofarmacia
Camera calda
Sala somministrazione radiofarmaci
Locali di attesa calda
Servizi igienici caldi
Sala esami
Ciclotrone
Locali di degenza per terapia medico nucleare
Deposito temporaneo per lo stoccaggio dei rifiuti radioattivi
Locale vasche di decadimento reflui radioattivi
Locale/area deposito attrezzature per la pulizia dell’unità operativa
Logiche di accessi e percorsi
Laboratorio di radiofarmacia
Diagnostica PET
Produzione di radiofarmaci con ciclotrone
Terapia medico-nucleare
Caratteristiche e requisiti dei locali e degli impianti
Pareti, superfici e altre infrastrutture
Ventilazione
Sistemi di sicurezza e controllo
Schermature
Gestione dei rifiuti contenenti sostanze radioattive
Rifiuti solidi
Effluenti liquidi
Effluenti aeriformi
Conclusioni
Bibliografia
Riferimenti normativi
Acronimi
ALLEGATI
Scheda di autovalutazione per diagnostica PET
Scheda di autovalutazione per produzione con ciclotrone
Scheda di autovalutazione per degenza protetta per trattamenti con radioiodio per pazienti oncologici
Scheda di autovalutazione per diagnostica medico-nucleare convenzionale
Scheda di autovalutazione per gestione dei rifiuti solidi destinatiall’allontanamento
Scheda di autovalutazione per gestione degli effluenti liquidi

Fonte: INAIL

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