INAIL, pubblicato il rapporto annuale per una lettura integrata del mercato del lavoro

Frutto della collaborazione tra Istat, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Inps, Inail e Anpal, il rapporto “Il mercato del lavoro 2019. Una lettura integrata” mette a disposizione informazioni armonizzate, complementari e coerenti sulle dinamiche dell’occupazione. Nel sesto capitolo l’analisi del fenomeno infortunistico e tecnopatico.

Pubblicato il terzo Rapporto annuale “Il mercato del lavoro 2019. Una lettura integrata”, frutto di una collaborazione tra Istat, Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Inps, Inail e Anpal che punta a valorizzare la ricchezza delle diverse fonti sull’occupazione e a implementare un sistema informativo statistico condiviso.

Come emerge dal sesto capitolo, dedicato all’analisi del fenomeno infortunistico e tecnopatico, nel 2018 le denunce di infortunio sul lavoro, al netto di quelle relative agli studenti, sono state circa 563mila, in lieve calo rispetto all’anno precedente (-0,5%), mentre rispetto al 2008 la flessione è stata pari al 35,5%.

Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 373mila, di cui circa il 21% avvenuti “fuori dell’azienda”, cioè “in occasione di lavoro con mezzo di trasporto coinvolto” e “in itinere”, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Delle 1.245 denunce di infortunio con esito mortale, in aumento dell’8% rispetto al 2017 ma in calo del 23% rispetto al dato di 10 anni prima, i casi accertati sono stati 744, di cui il 60% occorsi “fuori dell’azienda”.

Nel quinquennio 2014-2018 si rileva una riduzione di oltre il 7% dell’incidenza del numero di denunce di infortunio rispetto al numero degli occupati, ma solo per la modalità in occasione di lavoro, dove le politiche e le iniziative di prevenzione promosse negli ultimi anni hanno migliorato i livelli di salute e sicurezza. Per la componente in itinere, invece, si è registrato un contenuto aumento, la cui causa è da ricercarsi principalmente in fattori esterni al rischio lavorativo, come la qualità delle strade, la vetustà dei veicoli di trasporto e le condizioni meteorologiche. Tassi di incidenza più elevati si riscontrano in agricoltura e nelle costruzioni, settori nei quali il rischio di morire durante il lavoro è triplo rispetto a quello medio.

Per quanto riguarda le malattie professionali, con oltre 59mila casi denunciati il 2018 registra un incremento rispetto al 2017 pari al 2,6%, confermato anche dai primi dati provvisori del 2019. Le denunce di malattia professionale sono aumentate nel tempo in virtù delle politiche di sensibilizzazione e dell’evoluzione normativa in materia, che hanno favorito l’emersione del fenomeno tecnopatico.

Il 67% dei casi riconosciuti ha interessato il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo, al primo posto per entrambi i generi, il 15% ha interessato il sistema nervoso, con una prevalenza della patologia tra le donne, mentre il 4% sono tumori, che colpiscono in misura maggiore gli uomini. In media i lavoratori deceduti con riconoscimento di malattia professionale sono 1.700 all’anno.

IL MERCATO DEL LAVORO 2019. Una lettura integrata
INDICE
Prefazione
Capitolo 1 – Le dinamiche del mercato del lavoro in una fase di incertezza
Capitolo 2 – La crescita del part time come alternativa all’orario standard: dinamica e
problemi aperti
Capitolo 3 – Le cessazioni dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato: consistenze,
dinamica dei licenziamenti e accesso alla NASpI
Capitolo 4 – I tirocini extracurriculari come strumento di prima esperienza o reingresso
nel mercato del lavoro e le caratteristiche delle imprese ospitanti
Capitolo 5 – Verso una nuova tipologia di lavoro autonomo
Capitolo 6 – Lavoro e salute: infortuni sul lavoro e malattie professionali nell’ultimo
quinquennio
Glossario

Fonte: INAIL

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