INAIL: pubblicato volume relativo al Rischio chimico nei laboratori

Le sostanze chimiche possono essere una fonte di pericolo e i relativi rischi devono essere controllati in modo da aumentare la qualità e la sicurezza delle attività di laboratorio. Lo scopo del presente volume è fornire al personale di laboratorio una guida rapida e di facile consultazione per identificare e controllare il rischio chimico.

L’impiego di sostanze chimiche nei laboratori di ricerca coinvolge figure professionali diverse, con preparazione non sempre specifica (tirocinanti, tesisti, specializzandi).
Le sostanze chimiche possono essere fonte di pericolo ed i relativi rischi devono essere controllati in modo da aumentare la qualità e la sicurezza delle attività di laboratorio.
Gli effetti sulla salute che possono verificarsi a seguito di eventi espositivi sono i più diversi, fortemente condizionati dal tipo di agente chimico con cui si viene in contatto e dalle condizioni di esposizione che si realizzano; l’utilizzo di sostanze e miscele in questo particolare contesto lavorativo porta l’operatore a contatto con volumi comunemente ridotti di sostanze con pericolosità diverse, che sono spesso adoperate in miscela, realizzando, così, esposizioni ad agenti multipli ma a basse dosi.

Lo scopo di questo opuscolo è fornire al personale addetto ai laboratori una guida rapida e di facile consultazione per identificare e controllare il rischio chimico.
Quanto qui riportato non esaurisce l’argomento e non sostituisce la conoscenza del D.Lgs. 81/2008, per il quale esiste un obbligo formativo dei lavoratori, ed ai sensi del quale i rischi specifici di ciascun laboratorio saranno identificati nel documento di valutazione del rischio.
In particolare le sostanze pericolose sono trattate al Titolo IX, che illustra al Capo I la “protezione da agenti chimici” e al Capo II la “protezione da agenti cancerogeni e mutageni”. Per alcune sostanze esistono inoltre dei valori limite di esposizione professionale e dei divieti che è necessario conoscere e rispettare (Allegati XXXVIII, XXXIX e XL).

Fonte: INAIL

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