INAIL: Rapporto 2012 in Calabria: Calano infortuni ma aumentano i casi mortali

Diffusi i dati del Rapporto regionale

Il nuovo Rapporto annuale Inail della Calabria

Calano nel 2012 gli infortuni sul lavoro in Calabria.

Ma aumentano i casi mortali

Se la totalità delle denunce (10.689) è scesa dell’11,86%, gli episodi con esito fatale (37) sono 14 in più rispetto al 2011.
All’origine di tali eventi spesso comportamenti imprudenti o dettati da scarsa attenzione dovuta alla grande esperienza nello svolgimento delle mansioni

Sono 10.689 gli infortuni sul lavoro avvenuti in Calabria nel 2012
: rispetto alle 11.957 denunce dell’anno precedente la flessione è stata dell’11,86% (dunque superiore alla media nazionale, attestata intorno al -9,47%). In controtendenza, purtroppo, i casi mortali: 37 rispetto ai precedenti 23. Sono questi alcuni dei principali aspetti emersi oggi a Catanzaro, in occasione della presentazione del Rapporto regionale 2012 dell’Inail.

Flessione degli incidenti legati a strada e circolazione.
In relazione alla modalità di evento del complesso degli infortuni si rileva un calo significativo del 17,43% per quanto riguarda gli incidenti che hanno la strada quale ambiente di lavoro (522 denunce), seguito dal dato relativo a quelli in itinere (ovvero, relativi al tragitto casa/lavoro, e viceversa) pari al -13,82% (questi ultimi costituiscono, pur sempre, il 9% degli incidenti avvenuti nel territorio, per 912 denunce).

Morti sul lavoro: pochi i casi attribuibili a fattori imprevedibili.
In relazione all’incremento degli infortuni mortali – si legge nel documento – “da un esame delle ‘cause e circostanze’ che riguardano i singoli casi è emerso che spesso si è trattato di ‘imprudenza’ e, in alcuni casi, di comportamenti che sono da ricollegare alla forte esperienza che il singolo sa di possedere e che spinge ad agire trascurando le basilari regole di sicurezza”. Una modesta percentuale, invece, “è da riferire a fattori imprevedibili”.
Nell’esaminare il dato disaggregato in relazione al territorio si nota che, sul totale, incidono quelli avvenuti nell’ambito della provincia di Reggio Calabria (14) e di Cosenza (13), mentre più evidente è l’aumento dei casi su Reggio Calabria, dove si è passati da 6 a 14.

Lavoratori stranieri infortunati: la comunità rumena al primo posto.
Per quanto riguarda gli infortuni occorsi ai lavoratori stranieri, il maggior numero di casi – con 198 denunce – coinvolge cittadini di nazionalità rumena (notoriamente più presenti all’interno del tessuto occupazionale calabrese). Tale etnia è anche la più interessata dagli incidenti con esito mortale: quattro episodi sui 37 complessivi, l’11% del totale.

Malattie professionali in flessione dopo anni di aumenti record.

Fonte: INAIL

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