INAIL, VI Rapporto del Registro nazionale dei mesoteliomi

Il VI Rapporto del Registro nazionale dei mesoteliomi riporta i dati di incidenza e di esposizione ad amianto per i casi di mesotelioma maligno rilevati dalla rete dei Centri Operativi Regionali (Cor).

Nel VI Rapporto del Registro nazionale dei mesoteliomi sono descritte le misure epidemiologiche di incidenza, età media alla diagnosi, rapporto di genere e distribuzione territoriale. I settori di attività economica e le mansioni maggiormente coinvolte nell’esposizione ad amianto sono discussi a partire dai dati epidemiologici ottenuti dalle interviste anamnestiche retrospettive ai soggetti ammalati.

L’archivio del Registro nazionale comprende, a dicembre del 2017, informazioni relative a 27.356 casi di mesotelioma maligno (MM) diagnosticati dal 1993 al 2015, rilevati in ragione di un sistema di ricerca attiva e di analisi standardizzata delle storie professionali, residenziali e familiari dei soggetti ammalati. La copertura territoriale della rilevazione è andata sviluppandosi costantemente e a oggi riguarda l’intero territorio nazionale.
La percentuale di casi con una età alla diagnosi inferiore a 45 anni è meno del 2% del totale. Il 36% dei soggetti ammalati ha un’età compresa tra 65 e 74 anni. Fino a 45 anni la malattia è rarissima (solo il 2% del totale dei casi registrati). L’età media alla diagnosi è di 70 anni (DS: ± 10,6) senza differenze apprezzabili per genere (70,8 anni nelle donne e 69,5 negli uomini). Più del 90% dei casi di mesotelioma registrati risulta a carico della pleura; sono presenti inoltre 1.769 casi peritoneali (6,5%, rispettivamente 5,3% negli uomini e 9,4% nelle donne), 58 e 79 casi rispettivamente a carico del pericardio e della tunica vaginale del testicolo. Rispetto alla sede anatomica di insorgenza, l’età più bassa si registra per i casi a carico del pericardio (61,6 anni di età in media nei 58 casi disponibili). È riscontrabile una forte relazione fra livello di certezza diagnostica ed età. Nei soggetti in età avanzata è meno frequente disporre di una diagnosi di certezza. In particolare l’età media alla diagnosi passa da 68,6 nei casi di MM certo a 73 nei casi probabili e a 77,7 nei casi possibili.

Il rapporto di genere (M/F) è pari a 2,5. Il 72% dei 27.356 casi archiviati è di sesso maschile. La percentuale di donne passa dal 27,4% per i mesoteliomi pleurici a 32,8% e 41,1% rispettivamente per i casi del pericardio e del peritoneo, con una differenza significativa malgrado la limitata consistenza della casistica per i mesoteliomi pericardici. Come accennato, la quota di donne è particolarmente elevata (raggiungendo la significatività statistica nell’analisi delle differenze) per i MM del peritoneo e raggiunge il 41,1%. Nell’intero archivio i casi con una diagnosi di MM certo sono l’80%, con una marcata variabilità territoriale (dal 72,6% in Liguria a oltre il 90% in Valle d’Aosta, Marche, Umbria, Molise e Provincia autonoma di Bolzano). Assente invece ogni variabilità temporale: la quota non varia significativamente nella finestra di analisi. Il 56% dei casi è di morfologia epitelioide. Nelle analisi per sede emerge come tale quota si riduca considerevolmente per i casi del pericardio (36,2%).

Fonte: INAIL

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