INCA: accordo con Inail Veneto per promuovere salute e sicurezza sul lavoro nel settore sanitario-assistenziale

Promuovere una nuova cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro attraverso attività di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolta ai lavoratori/trici del settore sanitario assistenziale. Con questa finalità è stato sottoscritto un accordo tra Inca e Inail Veneto che si articolerà in due anni, a partire dall’anno in corso fino al 2017, con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali, datoriali e sindacali.

L’Inca regionale si è assunto l’impegno di partner di riferimento per il progetto, in stretta collaborazione con Inail regionale e con altri due partner rappresentati da due imprese del settore socio-sanitario e assistenziale (la Fondazione Opera immacolata concezione e la I.R.P.E.A.), presso cui lavorano migliaia di lavoratori, prevalentemente donne e stranieri; persone che lavorano prendendosi cura di altri e che questa volta sono protagoniste di un percorso volto ad aumentare la consapevolezza dei rischi correlati alla loro attività professionale; perciò un progetto che ha l’ambizione di offrire “una cura a chi si prende cura”, come recita lo slogan dell’iniziativa.

Quindi, gli interventi di prevenzione pensati per il progetto saranno destinati ai lavoratori/trici del comparto Sanità e Servizi alla persona, nello specifico Centri Residenziali per anziani autosufficienti e non, agli addetti dei centri attivi per incentivare l’autonomia, la socializzazione e il benessere della persona disabile o in situazioni di difficoltà.

L’obiettivo è, innanzitutto, quello di conoscere e valutare i diversi rischi e i potenziali danni che ne potrebbero derivare dalle specifiche realtà lavorative. Una volta acquisiti tali aspetti, anche attraverso questionari, in collaborazione con i datori di lavoro, nella fase successiva si articoleranno corsi di formazione e di informazione rivolti ad un campione di lavoratori/trici rappresentativo della generalità degli addetti che potranno valutare, insieme agli altri soggetti istituzionali e sindacali coinvolti, eventuali interventi sull’organizzazione del lavoro per migliorare gli ambienti in cui operano. La parola d’ordine è sviluppare una consapevolezza dei rischi, specie quelli di origine organizzativa o comportamentale, e collaborare per rimuovere le cause che rendono insalubri gli ambienti di lavoro.

A conclusione del progetto sarà importante verificare quali saranno le misure da intraprendere, in ambito aziendale, sull’organizzazione del lavoro, come si modificheranno pratiche non corrette e non conformi, di strutture, macchine e impianti relativi ai servizi alla persona. In tal senso, il progetto dovrà considerare come esigenza prioritaria la verifica di malattie professionali di tipo osteoarticolare, infortuni e malattie professionali collegate al rischio biologico.

Il sostegno dell’Inail a tale tipo di iniziative si colloca nell’ottica di favorire tutte le esperienze che creino le condizioni per le sinergie e le interazioni tra istituzioni e parti sociali per uno sviluppo di politiche di prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro visto e considerato che, purtroppo in questi anni, si assiste ad una costante crescita del fenomeno delle malattie professionali.

Lo stesso Ministero della Salute ha inserito nel suo Piano Nazionale di Prevenzione l’obiettivo di promuovere informazione e formazione per far crescere una nuova cultura della sicurezza e della salute nel settore socio-sanitario e assistenziale, sia per quanto concerne gli infortuni che le patologie lavoro correlate.

Il Patronato Inca, insieme alla Cgil e alla Funzione Pubblica del Veneto sono straordinariamente impegnate per il successo dell’accordo, che si basa su un progetto di grande ambizione e del tutto originale rispetto a quanto si è fatto finora, perché tende a valorizzare le relazioni con i partner pubblici e privati, scommettendo su sinergie e interazioni per rendere il più possibile efficaci gli interventi e i risultati in termini di garanzia e tutela della salute per i lavoratori.

Fonte: INCA

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