Incentivare lo sviluppo equilibrato del territorio europeo

La Comunicazione della Commissione europea agli Stati membri del 2 settembre 2004 – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’ Unione Europea C 226/2 del 10 settembre 2004 –che stabilisce gli orientamenti dell’ iniziativa comunitaria riguardante la cooperazione transeuropea volta a incentivare uno sviluppo armonioso ed equilibrato del territorio europeo.

Richiamandosi all’ art, 20 del regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, recante disposizioni generali sui Fondi strutturali, con particolare riferimento alla iniziativa sulla cooperazione transeuropea,definita INTERREG III, la Commissione europea, ritenendo che gli orientamenti allora definiti sono stati modificati, ha ritenuto opportuno adottare la Comunicazione agli Stati membri del 2 settembre 2004 – pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’ UE C 226/2 del 10 settembre 2004 – tendente a concedere un sostegno comunitario a favore di misure e di regioni che rispettino gli orientamenti stabiliti nella stessa comunicazione e che formino oggetto di programmi di iniziativa comunitaria presentati alle autorità designate dagli Stati membri e approvati dalla Commissione. Nella Comunicazione della Commissione, al capitolo relativo ai “Principi e obiettivi generali”, viene precisato che l’obiettivo generale dell’ iniziativa Interreg rimane, come in passato, quello di evitare che i confini nazionali ostacolino lo sviluppo equilibrato e l’ integrazione del territorio europeo. L’ isolamento delle zone frontaliere ha un duplice effetto:da un lato i confini per le comunità di tali zone una barriera economica, sociale e culturale ed impediscono di gestire coerentemente gli ecosistemi; dall’ altro, le zone frontaliere vengono spesso trascurate dalle politiche nazionali e di conseguenza le loro economie hanno tendenza a diventare periferiche nell’ambito dello Stato di cui fanno parte. Il mercato unico e l’ unione economica e monetaria costituiscono potenti catalizzatori ai fini di un cambiamento; rimane comunque un ampio margine d’ azione per rafforzare la cooperazione a beneficio delle zone frontaliere di tutta la Comunità.La sfida diventa ancora più impegnativa nella prospettiva dell’ allargamento della comunità, che determina un aumento delle frontiere interne e uno spostamento progressivo verso est delle frontiere esterne. Fondandosi sull’ esperienza acquisita con le precedenti iniziative Interreg, la nuova fase –come si legge nella Comunicazione – si articola in tre sezioni: a) promozione dello sviluppo regionale integrato fra regioni frontaliere contigue; b) contributo all’ integrazione territoriale armoniosa nella Comunità; c) miglioramento delle tecniche e delle politiche di coesione e sviluppo regionale mediante la cooperazione transnazionale/interregionale.

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