Iniziative per la pesca sostenibile nel Mediterraneo

Il Comunicato stampa IP/03/1361 del 9 ottobre 2003 della Commissione europea

Con il Comunicato stampa IP/03/1361 del 9 ottobre 2003, la Commissione europea ha proposto una serie completa di misure di gestione per affrontare le cause del sovrasfruttamento e di altri metodi di pesca insostenibili praticati nel Mediterraneo. Negli ultimi decenni – si sottolinea nel citato comunicato stampa – , nella regione lo sforzo di pesca è progressivamente aumentato e le catture sono diminuite. Nell’ Adriatico e nel canale di Sicilia, ad esempio, per alcune specie i tassi di cattura odierni sono inferiori del 60% a quelli di circa 20 anni fa. Questa proposta legislativa della Commissione è l’ iniziativa principale che da seguito al piano d’ azione dell’ UE per la pesca sostenibile nel Mediterraneo, presentato nell’ ottobre dello scorso anno nel quadro della riforma della politica comune della pesca (PCP). La proposta si prefigge di realizzare questo obiettivo fondandosi su misure esistenti ed elaborandone di nuove, adeguate alle condizioni specifiche dell’ attività di pesca nella regione. Essa comprende misure quali l’ aumento progressivo delle maglie o il rafforzamento dell’ attuale divieto di talune attività di pesca al traino per tutelare meglio il novellame, iniziative specifiche per il pesce spada, il miglioramento dei controlli, la ripartizione delle responsabilità di gestione tra l’ UE e gli Stati membri, l’ introduzione della gestione dello sforzo di pesca. Inoltre a novembre si svolgerà a Venezia una conferenza ministeriale per discutere insieme agli altri Stati mediterranei le prospettive di una strategia coordinata per dichiarare le zone di pesca zone protette. Franz Fischler, commissario per l’ agricoltura, lo sviluppo rurale e la pesca della Commissione, ha commentato: ” Gli stock ittici stanno diminuendo anche nel Mediterraneo.Questa proposta presenta nuove idee per realizzare la pesca sostenibile in questa zona al fine di garantire il futuro di 100.000 pescatori. Molti dei suoi elementi sono stati suggeriti dagli operatori del settore, con i quali continueremo le discussioni. Ma il Mediterraneo non finisce ai confini dell’ UE. E’ quindi fondamentale la cooperazione internazionale tramite il Consiglio generale per la pesca nel mediterraneo. La prossima conferenza di Venezia costituirà l’ occasione per discutere queste questioni anche con i paesi vicini, ai fini di una maggiore efficacia e cooperazione nell’ ambito della gestione delle attività di pesca nel Mar Mediterraneo”.

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