Inquinamento acustico, pubblicato un approfondimento sulla rivista di Arpae

Nel numero 4/2022 di Ecoscienza, la rivista di Arpae Emilia-Romagna, è pubblicato un approfondimento sull’inquinamento acustico, un tema di interesse anche per l’OMS che ritiene l’esposizione a inquinamento acustico una reale e preoccupante criticità per le persone. Il servizio presentata una serie di esempi di monitoraggio da sorgenti sonore provenienti da infrastrutture stradali, cantieri, porti e scuole.

 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce l’esposizione all’inquinamento acustico come una reale e preoccupante criticità per le persone. Il rumore nelle aree antropizzate o naturali ma
frequentate dall’uomo è in continua crescita. Per limitare l’esposizione alle emissioni sonore (non solo delle persone, ma anche degli animali) diverse istituzioni si sono impegnate a definire i criteri sulla gestione delle zone individuate come silenziose sia in agglomerati urbani sia in aperta campagna. Queste aree sono considerate come centrali per offrire ristoro dagli effetti nocivi del rumore, per questo è fondamentale monitorarle anche da questo punto di vista.

Nel servizio “Inquinamento acustico” di Ecoscienza, la rivista di Arpae Emilia-Romagna, è presentato l’intervento ministeriale a tutela delle zone per la conservazione della geofonia e biofonia naturali. Partendo dalla direttiva europea per la protezione dall’inquinamento acustico e dalle altre norme in materia, il servizio presenta poi una serie di esempi di monitoraggio in Italia, soprattutto riguardo alle sorgenti sonore provenienti da infrastrutture stradali, cantieri, porti e anche nelle scuole. Tra gli esempi riportati, c’è quello dell’aeroporto di Ciampino, il primo caso nazionale ad aver adottato il piano degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore (Pcar).

E’ proposta infine una riflessione sull’aspetto della valutazione della tolleranza al rumore. È possibile definire il concetto di “normale tollerabilità” al suono? Inevitabilmente si passa attraverso singole sensibilità molto complesse da gestire, soprattutto nel contesto della risoluzione dei contenziosi. Una recente norma tecnica presenta un criterio aggiornato e scientificamente fondato per la valutazione del rumore intrusivo, ma i problemi applicativi non mancano e c’è un dibattito in corso
sull’univocità delle misurazioni previste.

RUMORE, UN PROBLEMA DA NON SOTTOVALUTARE
Gestione, monitoraggio e contenimento

  • INDIVIDUAZIONE E GESTIONE DELLE ZONE SILENZIOSE
  • DESCRITTORI DI EVENTI SONORI NELLE AREE DI QUIETE
  • MAPPE ACUSTICHE STAGIONALI NEI COMPRENSORI SCIISTICI
  • LE STRADE SORGENTE DI RUMORE NUMERO UNO
  • IL MONITORAGGIO DEI CANTIERI DI GRANDI OPERE IN LOMBARDIA
  • PORTI, INFRASTRUTTURE E NON SOLO: I MONITORAGGI DI ARPAL
  • LA QUALITÀ ACUSTICA NELLE SCUOLE ALTOATESINE
  • CONTROLLI FONOMETRICI, L’ATTIVITÀ DI ARPAV IN VENETO
  • RUMORE DALL’AUTODROMO, IL CASO DI IMOLA
  • MARCHE, IL RUMORE A 20 ANNI DALLA LEGGE REGIONALE
  • CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA DEL GIOCO PADEL
  • EFFETTI DEL RUMORE DEI FUOCHI DI FINE ANNO SUI CANI
  • AEROPORTO DI CIAMPINO, UN CASO NAZIONALE PER RUMORE
  • NORMALE TOLLERABILITÀ, VERSO UNA MIGLIORE VALUTAZIONE
  • PROBLEMI APPLICATIVI DELLA NORMA SUL RUMORE INTRUSIVO

Fonte: SNPA

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