Agli Stati Membri che hanno aderito, la Direttiva NEC richiede un rendiconto annuale sulle emissioni di quattro inquinanti dell’aria: NOx (ossidi di azoto) , NMVOC (Composti Organici Volatili escluso metano), SO2 (diossido di zolfo) e NH3 (ammoniaca).
Gli effetti causati da questi inquinanti , pericolosi per la salute dell’uomo e per l’ambiente, possono includere: gravi problemi respiratori per l’uomo, acidificazione del suolo e delle acque superficiali, eutrofizzazione di habitat sensibili e danneggiamento della vegetazione attraverso un’eccessiva esposizione all’ozono troposferico risultante dalle emissioni.
Per gli anni successivi al 2010, i Paesi europei aderenti devono limitare le emissioni annuali dei quattro inquinanti adottando misure e provvedimenti atti a prevenire il superamento rispetto all’anno di riferimento (2010).
L’analisi dei dati provvisori per il 2012 mostra che 11 degli Stati Membri (uno in più dell’anno precedente) superano i valori soglia per almeno un inquinante. Come per gli anni passati, la soglia è stata superata soprattutto per NOx, per 9 stati su 11 .
Il trasporto su strada è il maggior responsabile dell’inquinamento da NOx e contribuisce per il 40% alle emissioni totali. Contrariamente a quanto annunciato, la sua riduzione per il settore dei trasporti durante gli ultimi vent’anni non è stata raggiunta.
Solo due Paesi (Danimarca e Finlandia) eccedono dai limiti consentiti per quanto riguarda l’emissione di ammoniaca (NH3), uno (Lussemburgo) eccede la soglia prevista per NMVOC e nessuno per quelle relative a SO2.
I dati raccolti mostrano che per alcune nazioni persistono problemi di rispetto delle soglie: Austria, Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo e Spagna superano la soglia per il 2010, 2011 e 2012.
L’Italia, al contrario, si attesta tra le nazioni più virtuose, riuscendo a rientrare all’interno degli obiettivi per il triennio considerato.