Il Governo apre alla revisione del SISTRI, ma non alla sua abolizione

In risposta alle interrogazioni alla Camera, Silvia Velo, sottosegretario di Stato per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare, apre alla possibile revisione del SISTRI, ma non alla sua abolizione

In risposta alle interrogazioni alla Camera di vari gruppi parlamentari “Chiarimenti in merito all’affidamento, alla progettazione e alla realizzazione del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri)” il sottosegretario di Stato per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare, Silvia Velo, ha affermato: “con l’azzeramento del Sistri, in assenza di una alternativa da subito operante, verrebbe comunque meno un efficace strumento di controllo e prevenzione nei confronti delle ecomafie. È evidente a tutti che la realtà italiana è connotata da continue e plurime emergenze rifiuti, da continue e comprovate infiltrazioni della criminalità organizzata nel ciclo dei rifiuti. Pertanto, è irrinunciabile che lo Stato si doti di un sistema di tracciamento dei rifiuti di tipo informatico moderno, efficiente, efficace e meno eludibile di quello cartaceo. Lo scopo del Sistri rimane quello di collaborare con le imprese al fine di porre l’Italia al passo con i più evoluti Paesi europei.
Quindi, come ho sopra detto, cercando di elencare tutte le problematiche complesse che sono in campo intorno a questa vicenda, il decreto legge n. 91 del 2014, oltre ad introdurre importanti elementi di novità sotto il profilo della semplificazione del Sistri, può essere, a nostro avviso, anche l’occasione per ulteriori miglioramenti del sistema, soprattutto con riferimento alle esigenze di maggiore facilità nell’utilizzo da parte degli utenti. Proprio nella dialettica della conversione, e senza con ciò voler naturalmente invertire l’onere delle responsabilità istituzionali assegnate all’Esecutivo, si potrà utilmente trovare uno spazio, con un dibattito attento e condiviso sulla sorte del contratto Sistri, nella disponibilità del Governo a recepire le indicazioni, anche puntuali, che il Parlamento vorrà fornire.”

Approfondimenti

Precedente

Prossimo